Tu sei qui: CronacaVolkswagen e quello che nessuno ha il coraggio di pubblicare oggi?
Inserito da (admin), mercoledì 23 settembre 2015 15:27:13
Oggi si punta il dito verso il costruttore Tedesco che avrebbe falsato con un software i dati di emissione delle automobili prodotte e vendute in tutto il mondo. Lo si scopre grazie agli attenti Statunitensi che, come sappiamo, odiano coloro che mentono. Qualche timido accenno giornalistico lo abbiamo ascoltato via radio o nei telegiornali dove qualcuno si è domandato "Lo ha fatto solo la Volkswagen oppure è una prassi consolidata?". Difficilmente avremo la risposta a questa domanda ma il vero interrogativo che tutti dovremmo porci è un altro. Come è possibile che una tecnologia, quella Diesel, si sia affermata ai danni di quella dei motori a scoppio a Benzina. Il carburante è decisamente più scadente, più grezzo meno raffinato e notevolmente più impattante sull'ambiente. In passato i motori Diesel erano una scelta secondaria per determinate tipologie di auto, oggi rappresentano la prima scelta sia in termini di prestazioni che di inquinamento. Tutti però sappiamo che per ottenere un minor inquinamento queste automobili hanno bisogno di filtri anti particolato e che questi filtri periodicamente vanno sostituiti, pena l'inquinare di più. Il motore Diesel è molto più inquinante del motore a benzina ed il motivo è da ricercare nelle tipologie di emissioni. Infatti i motori diesel provocano un tipo di emissioni più nocive non tanto in termini di CO2 ma di azoto (NOx) e di micro particelle (polveri sottili / Particolato) centinaia di volte più inquinanti di un motore a benzina. I costruttori hanno adottato da molti anni il filtro anti particolato (famoso FAP) delegando però l'utente alla corretta manutenzione che, quando non effettuata regolarmente, porta la macchina ad inquinare ed a consumare molto di più. Basta poi aggiungere il periodo di crisi che il mondo sta vivendo per capire quante meno persone si rechino in officine specializzate e quanto le auto stiano diventando fonte di inquinamento molto più grave di quanto non si pensi. C'è da chiedersi anche se tra i costruttori di automobili e produttori di carburanti si sia instaurato una sorta di cartello per condizionare il mercato, traghettato nell'ultimo ventennio da una prevalenza di motori a benzina ad una prevalenza di motori a "gasolio" e facendo avvicinare il prezzo dei due carburanti fino a renderli equivalenti (un litro di gasolio un tempo costava molto meno della metà dell'equivalente in benzina, oggi invece la differenza è un blando 10 percento).
Fonte: Booble
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