Tu sei qui: Echi e FavilleAgerola, Giada Mandara si laurea con il progetto inclusivo "Tiro a Segni"
Inserito da (Admin), venerdì 1 agosto 2025 22:12:22
Giada Mandara, giovane e brillante neolaureata all'Accademia della Moda di Napoli nel corso in Graphic Design e Comunicazione Visiva, ha trasformato un ricordo d'infanzia in un progetto innovativo e sociale. Originaria di Agerola, Giada ha recentemente discusso la sua tesi intitolata "Tiro a Segni. Gioca, impara, comunica", un elaborato che unisce creatività, sensibilità e impegno verso l'inclusione.
Il progetto nasce da un'esperienza personale: Giada è cresciuta con due amici gemelli, compagni di asilo, non udenti dalla nascita. Fin da piccola sentiva forte il desiderio di riuscire a comunicare con loro, superando le barriere linguistiche che la separavano da un mondo affascinante e, troppo spesso, invisibile.
Da quel desiderio infantile è nato un gioco educativo che ha come obiettivo l'apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) attraverso il gioco. "Tiro a Segni" è un percorso ludico e multisensoriale pensato per insegnare la LIS a bambini udenti e non, promuovendo socializzazione, rispetto delle diversità e consapevolezza culturale.
Come si legge nell'introduzione alla tesi, Giada sottolinea come "la comunicazione sia uno degli strumenti più potenti che abbiamo per connetterci agli altri", ma anche come spesso "le barriere linguistiche ostacolino l'inclusione e la partecipazione sociale". La LIS, secondo Giada, non è solo un mezzo linguistico, ma un vero e proprio ponte di comunicazione e rispetto verso l'altro.
Il gioco, accessibile a tutti e indicato anche per i più piccoli, è stato pensato per essere eventualmente integrato in contesti scolastici o adattato a diversi livelli di apprendimento, fino a una futura versione digitale. Una proposta concreta e attuale, che si inserisce in un mondo che guarda sempre più all'inclusione.
Con il suo lavoro, Giada Mandara ha voluto contribuire a una società più aperta e consapevole, dimostrando come il design possa diventare veicolo di cambiamento sociale e culturale. Un esempio virtuoso di come il talento, se guidato da passione e valori profondi, possa davvero fare la differenza.
Fonte: Il Vescovado
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