Amalfi è tornata indietro nel tempo, fino al cuore della sua storia gloriosa. La città ha celebrato, con il tradizionale Corteo Storico, l'epoca d'oro della Repubblica Marinara, quando intorno all'anno Mille le navi amalfitane solcavano i mari del Mediterraneo orientale e occidentale, dando vita a vere e proprie "colonie virtuali" nei principali centri dell'impero bizantino.

Oltre cento figuranti hanno sfilato lungo le strade cittadine indossando gli abiti realizzati nel 1955 dallo scenografo del San Carlo di Napoli Roberto Scielzo: un tripudio di dame, cavalieri, nobili, paggi, valletti, arcieri, marinai e popolane, capaci di restituire tutta la suggestione della vita medievale.

Il corteo, guidato dal Magister, il professor Giuseppe Gargano, ha condotto la folla da Amalfi fino ad Atrani, rievocando l'incoronazione del duca Sergio, proclamato Dei providentia dux subito dopo le nozze celebrate nella cappella palatina di San Salvatore de' Birecto.

Il nucleo centrale della rievocazione è stato infatti il corteo nuziale di Sergio III, figlio del duca Giovanni I e nipote di Mansone I, con Maria, figlia del principe di Benevento e Capua Pandolfo II. Una pagina di storia riportata in vita, che ha incantato cittadini e visitatori tra lo sventolio delle bandiere con la croce ottagona e l'atmosfera poetica che solo Amalfi sa regalare.

L'evento, inserito nel programma del Capodanno Bizantino, si conferma così uno dei momenti più attesi e identitari per l'intera comunità, custode di una tradizione capace di emozionare di generazione in generazione.