Tu sei qui: Eventi e Spettacoli“Le antiche filigrane della Costa di Amalfi”, 28 ottobre tavola rotonda agli Arsenali
Inserito da (redazionelda), giovedì 26 ottobre 2017 09:09:51
"Le antiche filigrane della Costa di Amalfi", il titolo del volume a cura di Angelo Tajani e Roberta Delgado, sarà il tema della tavola rotonda promossa dal Centro di Storia e Cultura Amalfitana in programma sabato 28 ottobre negli Antichi Arsenali della Repubblica alle 18.
Interverranno Pasquale Natella che parlerà de "La carta a mano di Amalfi fra età Moderna e Contemporanea" ed Aniello Tesauro che illustrerà il contributo di Vietri nella produzione della carta. Saranno presenti gli autori del libro.
La filigrana è un messaggio, un muto messaggio tuttavia parlante che un anonimo artigiano ha lasciato dentro un foglio di carta a memoria d'un immaginario legato ad un nome, ad una proprietà, ad un mestiere, ad un quadro di mondo entro il quale si è svolto l'incessante lavoro del fabbricare carta. Così, le filigrane vanno lette in questa chiave di storia d'una società che si rivolge attraverso segni e disegni ad un popolo incircoscrivibile di altri anonimi destinatari. La filigrana si rivolge ad un pubblico ignoto, talvolta analfabeta eppure emotivamente partecipe di qualcosa che resta come ingabbiato nel tratto della grafica. I protagonisti di questa impalpabile e trasparente presenza antica sono "oggetti" che descrivono un vissuto: animali, torri, chiese, viandanti predicatori, vessilli, corni, ruote, frecce, forbici, fi ori, erbe, bilancini, campanelle, araldiche. Tutti i differenti gradi del sociale, dal più umile al più importante, si fissano nel reticolo della memoria filigranata e le vocazioni d'un intero lembo di esistenza sembrano farsi vocali, quasi chiassose, nel muto spazio bianco del foglio.
Una delle novità più importanti che sarà presentata nel corso dell'Incontro-dibattito è l'indagine al microscopio ottico ed elettronico di un campione di carta a mano prelevato da un documento conservato presso l'Archivio della Curia di Amalfi: l'analisi è servita a studiare l'impasto fibroso che caratterizza il manufatto cartaceo. I materiali costitutivi della carta non soltanto hanno una morfologia intrinseca che ne determina la provenienza geografica, ma anche composizioni tali da poterne attribuire una datazione. I risultati delle indagini, svolte a cura della dott.ssa Anna-Grete RISCHEL, Presidente dell'Associazione Internazionale degli Storici della Carta, consentiranno di avvalorare i recenti studi ed attesteranno se la filigrana che riproduce il re coronato dovesse corrispondere al periodo in questione. La filigrana in esame, che reca nella mano di Federico II i suoi attributi, come il giglio ed il falco, con la corona tripartita come nel De Arti Venandi cum Avibus, fanno pensare che si tratti proprio della filigrana dell'Imperatore. L'accurata opera di Tajani e Delgado, che hanno censito quasi duecento filigrane, molte delle quali inedite, tra cui quella del re coronato, rinvenuta il 23 maggio 2013, appartiene al documento collocato subito dopo l'annotazione pertinente alla Basilica di San Basilio ad Amalfi.
Fonte: Il Vescovado
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