Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello Concert Society, settimana tra Piano Trio e "Rapsodia in Blu"
Inserito da (redazionelda), domenica 20 maggio 2018 23:21:25
Lunedì 21 maggio, nella sala da concerto dell'Annunziata, il Ravello Piano Trio - che lo scorso ottobre ha festeggiato il decimo anno di attività - eseguirà il Trio "Gipsy" di Haydn e il Trio op. 50 di Piotr Ilic Ciaikovsky.
Dopo il breve primo tempo con il trio No. 39 in Sol maggiore, Hob. XV/25 composto nel 1795, probabilmente il più conosciuto fra i Trii di Haydn e denominato "Gypsy" or "Gypsy Rondo" causa il rondò finale in stile "Ungherese" , la seconda parte del concerto propone un brano di più ampie dimensioni Nel marzo 1881, il quarantacinquenne pianista, direttore d'orchestra e compositore russo Nikolaj Grigor'evic Rubinstejn, ormai minato dalla tisi muore a Parigi. Cajkovskij è sconvolto dalla morte dell'amico e inizia a riflettere sulla "impossibilità di sostituirlo" e sull'insolubile problema della morte mentre prende consistenza l'intenzione di comporre un omaggio all'amico scomparso. Così, tra il 14 dicembre 1881 e il 9 febbraio 1882 a Roma, durante uno dei suoi ormai tradizionali inverni trascorsi in Italia, il compositore porta a termine il suo Trio in la minore per pianoforte, violino e violoncello.
È quanto meno curioso che quale tributo all'amico Rubinstejn Cajkovskij abbia scelto di scrivere un Trio, un tipo di composizione che aveva spesso affermato di detestare. La composizione è costruita in modo assai singolare in due soli movimenti ma di consistente durata, per una durata totale di circa cinquanta minuti: un Pezzo elegiaco (Moderato assai. Allegro giusto) e un Tema con Variazioni. Il Pezzo elegiaco è una pagina dai toni desolatamente malinconici che, nonostante l'avversione di Cajkovskij per l'organico del Trio con pianoforte, rappresenta forse uno dei momenti più alti della sua intera produzione.
Mercoledì 23 maggio, nel piccolo e raffinato salotto culturale del Ravello Art Center, ritorna la musica per due pianoforti con un concerto di Simone Sala e Giorgio Di Nucci, questa volta interamente dedicato a Gershwin. Il Duo presenta due brani tra i più famosi del compositore americano: il Concerto in Fa e la Rapsodia in Blu.
Composta nel 1924 ed eseguita per la prima volta il 12 febbraio dello stesso anno all'Aeolian Hall di New York, "Rhapsody in Blue" rappresentava il tentativo di creare una sintesi tra elementi della musica colta occidentale ed elementi jazzistici, con il fine ultimo di ottenere un autentico e originale prodotto musicale americano, la cui base culturale di partenza, all'epoca, Gershwin individuò potenzialmente proprio nella musica afroamericana, nel jazz.
L'intera programmazione della Ravello Concert Society - curata dal musicista amalfitano Antonio Porpora Anastasio - si trova sul sito www.ravelloarts.org
Fonte: Il Vescovado
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