Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello: lunedì 30 le "Contaminations" del pianista Ganzerli, da Franz Liszt al Jazz "colto"
Inserito da (ranews), domenica 29 luglio 2018 12:39:37
Il settimo appuntamento con le "Contaminations" della stagione concertistica 2018 della Ravello Concert Society in programma lunedì 30 luglio al Complesso Monumentale dell'Annunziata di Ravello, vede protagonista il pianista Giuseppe Ganzerli.
La prima parte del concerto - quella dedicata al repertorio classico - è interamente dedicata a Franz Liszt: Si comincia con lo Studio da concerto n.3 "La leggerezza". A seguire poi Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlérinage, vol. II, S 162.
Liszt, sospinto da un'ansia creativa e interpretativa senza confini, aprì la musica a nuovi e più larghi orizzonti e la svincolò dalla soggezione all'ordinamento classico. Un esempio della sua carica innovativa la troviamo nel brano intitolato "Venezia e Napoli", che, in quanto supplemento delle Années de pélerinage (Secondo anno), può essere considerato un omaggio all'Italia. Il pezzo porta la data del 1859. e si articola in tre movimenti: Gondoliera in fa diesis minore, che è una elegante variazione di un tema popolare veneziano; Canzone in mi bemolle minore, intrisa di un nostalgico canto; Tarantella in sol minore, dispiegantesi come un Allegretto costruito su una vivace e brillante tessitura ritmica.
Il secondo tempo del recital rappresenta la parte Jazz del concerto. Gli unici pezzi originali per pianoforte solo di George Gershwin sono i Tre Preludi del 1926, che nella loro articolazione veloce-lento-veloce seguono un consolidato modello della tradizione, ma riprendono il linguaggio della Rhapsody in Blue. I Tre Preludi furono eseguiti per la prima volta dal compositore al Roosvelt Hotel di New York nel 1926. Gershwin aveva originariamente pianificato di comporre un ciclo di 24 preludi, di reminiscenza bachiana, che doveva essere intitolato The Melting Pot. Il numero dei brani fu ridotto a sette nel manoscritto, poi ridotto a cinque nell'esecuzione pubblica, infine ulteriormente limitato a tre nella prima edizione del 1926.
È poi la volta di Charles Bolling, che, oltre ad essere celebre per i suoi manuali didattici, è noto soprattutto per due elementi: con la sua big band ha riportato in auge lo stile della "Swing Era" (accompagnando in diversi dischi svariate star come ad esempio Brigitte Bardot ecc.) e si è impegnato nella composizione di brani fra il classico e il jazz. È a questo ultimo ambito che appartengono i 3 ragtime che saranno eseguiti da Ganzerli. A concludere lo spettacolo i 3 Studi jazz op.40 del pianista e compositore ucraino Nikolai Kapustin.
Fonte: Il Vescovado
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