di Norman di Lieto

"Non è un paese per vecchi" il film del 2007 dei fratelli Cohen non sarebbe adatto come titolo per l'Italia e che andrebbe per il nostro Paese, semplicemente, ribaltato: "Non è un paese per giovani".

L'Italia invecchia sempre più secondo gli ultimi dati Istat siamo passati dai 43 anni di media della popolazione di casa nostra ai 46 anni di media senza contare il report sempre dell'Istat che ha sancito come la povertà assoluta sia passata dagli anziani che ne detenevano il primato nel 2005 ai giovani dal 2021.

In questo quadro, non certo rassicurante, 'ci si mette' pure l'Inps che secondo una sua simulazione certifica come per i giovani la pensione possa essere sempre più difficile da raggiungere con l'assegno che potrebbe arrivare dopo i 70 anni: è quello che certifica il simulatore dell'Inps "Pensami", appena aggiornato.

Prendendo ad esempio un 25enne che ha iniziato a lavorare da un anno, lo stesso potrebbe andare in pensione anticipata a 70 anni con almeno 46 anni e 4 mesi di contributi oppure in pensione di vecchiaia a 70 anni e sei mesi sempre che abbia almeno 20 anni di contributi e un assegno di almeno 1,5 volte il minimo.

Il simulatore Pensami, che consente ai cittadini di calcolare le proprie prospettive pensionistiche senza registrarsi, può essere utilizzato inserendo pochi dati anagrafici e relativi alla contribuzione fornendo informazioni riguardanti le pensioni cui è possibile accedere sia nelle singole gestioni previdenziali, sia cumulando tutta la contribuzione, ma non gli importi delle prestazioni. Lo strumento indica le date nelle quali si potrà accedere alla pensione inserendo i vari periodi contributivi accumulati.

Se volete rallegrarvi, oppure deprimervi, provate anche voi a simulare la vostra data di pensionamento.

Fonte foto: Foto diDim HoudaPixabay e Foto diFrantisek KrejcidaPixabay