Si è tenuta questa mattina nel piazzale del porto di Maiori l'assemblea retribuita dei lavoratori della Miramare Service iscritti alla F.I.A.L. Ambiente e Servizi. L'incontro, che ha visto la partecipazione di circa 30 dipendenti su oltre 40 iscritti, è stato convocato ufficialmente per affrontare questioni giudicate urgenti e non più rinviabili dal sindacato.

Tra i punti all'ordine del giorno figuravano il mancato inquadramento corretto del personale, l'assenza di misure concrete per superare la precarietà occupazionale, la mancanza di trasparenza sull’utilizzo del Fondo di produttività (PdR), nonché il ruolo ambiguo di alcuni rappresentanti istituzionali nei processi decisionali aziendali.

A deludere fortemente i presenti è stata l'assenza tanto dell'amministratore unico della società quanto dei sindaci dei Comuni soci, formalmente invitati a partecipare all’assemblea. Un’assenza che il segretario generale Domenico Merolla ha definito "un grave segnale di chiusura verso i lavoratori e verso il confronto democratico".

Durante il suo intervento, Merolla ha denunciato anche la trasmissione di documentazione incompleta da parte della società e la mancata volontà di affrontare apertamente la questione della stabilizzazione dei lavoratori. "Persistono atteggiamenti reticenti - ha dichiarato – che rendono il clima sempre più teso e minano la trasparenza necessaria".

L'assemblea si è svolta in un clima di compattezza e determinazione, con i lavoratori uniti nel chiedere risposte certe e immediate sul loro futuro.

A margine dell'incontro, il segretario Merolla ha rilasciato una dichiarazione video, in basso nella media gallery.