Riceviamo e pubblichiamo ricordo dell'avvocato Salvatore Sammarco, scomparso la scorsa notte, scritto da Ermelinda Gambardella, sua fidata collaboratrice domestica, che ne ricorda pregi e difetti. Ma soprattutto il suo buon cuore. Segue testo.

Ho cercato invano di scacciare dalla mia testa il pensiero che un giorno accadesse quello che è accaduto oggi. La dolorosa notizia che il cuore dell'avvocato Sammarco ha cessato di battere mi ha commosso e non poco. Erano ormai più di dieci anni che gli prestavo la mia collaborazione e non posso negare che tra di noi ci sono stati vari battibecchi: lui mi tartassava per la cura delle piante ed io lo tartassavo per la pulizia. Un rapporto abbastanza litigioso però sempre finito con il sorriso e pace fatta. Lui era così "prepotente, arrogante, egoista" ma nello stesso tempo buono come il pane e se tutto gli andava a genio ti dava anche il cuore. L'ultimo incontro l'ho avuto il 4 marzo scorso, quando mi ha dato la possibilità di ospitare mia figlia in rientro da Londra (per quarantena), in un appartamento di sua proprietà. Quel giorno, per la prima volta, l'ho visto spaventato (era raffreddato), ma qualcosa non andava già bene e lui se lo sentiva ma nonostante ciò mi ha insistito ad ospitare mia figlia per tutto il tempo necessario. Ho chiesto incessantemente della sua salute, avrei voluto rivederlo ancora una ultima volta per potergli dire grazie. Oggi sono stata al cimitero per l'ultimo saluto con il cuore pieno di tristezza. Buon viaggio, Avvocato.

Ermelinda