È morto oggi all'età di 87 anni Giovanni "Nino" Benvenuti, leggenda del pugilato italiano e mondiale. Nato a Isola d'Istria il 26 aprile 1938, allora territorio italiano, ha scritto alcune delle pagine più belle dello sport azzurro, diventando prima campione olimpico a Roma 1960 e poi campione del mondo dei pesi medi nel 1967, in uno storico incontro al Madison Square Garden contro Emile Griffith.

Benvenuti è stato molto più di un atleta. Il suo stile elegante, la sua intelligenza sul ring e la sua umanità fuori dalle corde lo hanno reso un simbolo amato da intere generazioni. Dopo il ritiro, si è dedicato alla televisione, al cinema, alla promozione dello sport e anche all'impegno sociale, mantenendo sempre intatto il carisma di uomo perbene.

In un'intervista rilasciata a Maxim Italia nel 2019, Benvenuti aveva raccontato con sincerità e gratitudine il senso della sua vita:

"Sarò sincero: sono stato una persona molto fortunata. Di emozioni la vita me ne ha regalate tante. Prima fra tutte darmi la possibilità di scegliermi i genitori migliori. E poi scolpirmi il cuore a forma di Medaglia d’Oro Olimpica. La vittoria di Roma nel ’60 è quel tipo di emozione che ti segna per sempre, che scava un solco così profondo da restare indelebile. I tanti titoli e riconoscimenti inorgogliscono, certo. Ma l’Oro dei cinque cerchi è un marchio a fuoco. Ed è per sempre. Si può essere ex campioni del mondo, ma mai ex campioni olimpici."

Una lezione di vita, prima ancora che di sport. L'Italia oggi piange un eroe gentile, un campione che ha saputo portare il tricolore sul tetto del mondo senza mai perdere quell'umiltà che oggi lo porta a essere descritto come grande tra i grandi.

I funerali si terranno nei prossimi giorni in forma privata, come richiesto dalla famiglia. Lo sport italiano perde un gigante. Ma il suo sorriso, come il suo gancio destro, resteranno nella memoria di tutti.