A Ravello sono tanti i messaggi di cordoglio per la morte di Giovanni Conte, accompagnati dai ricordi delle persone che con lui condividevano la quotidianità. Mauro Ruocco, titolare del Bar Klingsor, in piazza, scrive:

«Caro Giovanni è difficile spiegare a parole il dolore che ho provato alla notizia della tua scomparsa, ero in compagnia di mio zio Armando e di Pasquale Cappuccio legati a te da grande stima e rispetto, senza parole ci siamo guardati e ognuno senza dire nulla è andato via chiuso nel proprio dolore, per me eri un amico al quale poter chiedere consiglio, un esempio di vita, uno della vecchia guardia come sono solito dire delle persone che sono abituate a donare sé stesse senza limiti, al lavoro, alla famiglia, agli amici, come mi dicevi sempre al primo posto i rapporti sociali. Ci siamo sentiti al telefono l 'ultima volta in occasione della Santa Pasqua, mi hai chiesto della sanificazione dei locali, beh chi penserebbe a questo in condizioni di salute precaria? Ennesima prova che sei sempre stato una ferrari, presente in tutto e per tutti, un uomo tenace che credeva e metteva la passione in tutto ciò che faceva. Come dimenticare quando mi hai chiamato per venire a vedere il negozio dove c'era Corrado, mi hai confidato che lì era casa tua, dove hai trascorso la tua infanzia e mi hai detto: "Sono contento che questo posto l'abbia comprato un ragazzo di Ravello". Ricordavi tutto, anche la disposizione della vecchia casa del posto, la tua qualità migliore era la capacità di trovare un equilibrio, in lavoro, in politica e in tutte le cose quotidiane, la tua allegria riusciva a contagiare chiunque ti stesse vicino, ti voglio ricordare così, al mattino di buon'ora a chiacchierare delle problematiche della nostra amata Ravello, quando entravi dalla porta ed io per stuzzicarti ti dicevo: "E' arrivato pure proprietario di via Roma", e tu mi rispondevi :"L'hai imparata bene la canzone", mi mancheranno i nostri battibecchi mattutini, mi piace pensare che la tua allegria, la tua positività possano illuminare ancora di più il Paradiso. Buon viaggio Giovanni».

Anche l'associazione "Ravello in scena", con un necrologio, ha ricordato Giovanni, le sue qualità, su tutte magnanimità e disponibilità.
«E' volato al cielo un amico fraterno, una persona che non vorresti mai perdere Giovanni Conte.

E' andato via in un giorno di festa, lasciandoci frastornati in una meteora di ricordi.

Semplice, buono, generoso, sempre disponibile, non ha mai lesinato sforzi per sostenere il nostro impegno nel sociale, fin dalla nascita del sodalizio.

Il Suo addio è reso ancora più triste dai tempi che stiamo vivendo, perché ci impediscono di manifestarGli pienamente tutto il nostro affetto, ma Lo ricorderemo nelle nostre preghiere.

Adesso ci sentiamo più soli. Ma ci è di conforto una convinzione: da lassù veglierà ancora su di noi, non ci farà mancare il Suo sostegno, il Suo apporto. Ne siamo certi.
Alla moglie, ai figli, ai familiari tutti va il nostro più accorato, sentito cordoglio».

Antonio Mansi, titolare dell'omonima enoteca di Via Roma scrive: «Caro Giovanni in questo momento le parole sono poche e sarebbero inutili, reteranno i tanti ricordi nel "nostro" negozio ma soprattutto lasciami dire grazie per tutto quello che hai fatto per me fino a poche settimane fa! Riposa in pace».

Enzo Giordano, ex direttore alla filiale della Banca della Campania di Ravello: «Ciao Giovanni, non appena ho saputo della notizia non ci potevo e non ci credo ancora. Ho trascorso 5 anni a Ravello e sei stato sempre a disposizione su qualsiasi cosa. Quasi tutte le mattine scambiavano due chiacchiere al tabacchi per poi andare a fare colazione (pagavi sempre tu). Ravello e non solo ha perso una persona, un uomo e soprattutto un amico che sarà difficile anzi impossibile trovare. Grazie di tutto».