Tu sei qui: NecrologiSalerno: infezione intestinale fatale per 41enne Mario Carpentieri, lutto a Ravello
Inserito da (redazionelda), domenica 12 luglio 2015 19:49:22
"Muore giovane chi è caro agli dei" scrisse il commediografo greco Menandro. Ravello piange uno dei suoi giovani figli: Mario Carpentieri, originario della città della musica che viveva a Salerno, è spirato questa mattina. Da alcuni giorni era stato ricoverato presso l'ospedale di Salerno per un'infezione intestinale e il repentino peggioramento delle sue condizioni, stamani, lo hanno portato alla morte. Aveva soltanto 41 anni e lascia nello sconforto le sue figliolette, le gemelle Gaia e Giulia di 14 anni, legatissime, come tutte le figlie, al proprio papà.
A Ravello Mario lo ricordiamo tutti: non c'era estate in cui non lo si scorgeva, a sera, in pizza, sulle scale del Duomo, con gli amici di sempre, quelli con cui aveva trascorso la fanciullezza prima di stabilirsi definitivamente a Salerno con la famiglia. Attendeva con ansia il mese di agosto Mario, per poter ritornare nella sua Ravello, e vedere giocare le sue bambine in piazza, libere, spensierate.
Anche quest'anno agosto arriverà, ma senza Mario, a cui la vita ha riservato un destino troppo crudele. Affranti i cugini Luigi e Baldino Cioffi, con un filo di voce ci hanno comunicato la triste notizia, e consentire a coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato le doti di poter partecipare all'ultimo saluto che si terrà domani, lunedì 13 luglio a Salerno, presso la chiesa di Santa Maria della Porta e San Domenico di via San Tommaso d'Aquino, alle 11,00.
Emblematico il commento postato su Facebook da un amico salernitano di Mario: "Purtroppo stamani mi sono svegliato con una bruttissima notizia, la morte di Mario Carpentieri, un altro ragazzo dei nostri giorni spensierati, con le nostre buone e le nostre cattive scelte, figlie anche delle situazioni che ci capitano nella vita. Io sono sincero, Mario non era un mio amico intimo, ma ci conoscevamo bene. Oggi, così quando morì Pino Silla, sono devastato dal dolore, che ti costringe a fermarti e a pensare come a volte si dà tutto per scontato, ma tragedie come queste nulla hanno di scontato ma devono insegnare come devi apprezzare la vita giorno per giorno, e a volte lasciare perdere situazioni o persone per cui non vale la pena. Il tempo è una cosa preziosa....oggi e nu juorno brutto, ma brutto assaje!".
Fonte: Il Vescovado
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