Tu sei qui: NecrologiTramonti: dolore per scomparsa di Aniello Apicella, la sua tammorra animava le feste di paese
Inserito da (redazionelda), sabato 14 aprile 2018 11:25:22
E' un giorno triste, questo, per Tramonti che perde la voce dell'allegria. Si è spento improvvisamente il sorriso gioviale di Aniello Apicella (detto 'o vucellone), cantore popolare. Ha dovuto cedere alla malattia contro la quale combatteva da diverso tempo. Aveva 66 anni. A Tramonti Aniello era molto conosciuto e apprezzato: non c'era festa di paese (e qui se ne svolgono tante durante l'arco dell'anno) in cui non avesse cantato e suonato, con la sua inseparabile tammorra e, naturalmente, la sua carica, spinta dalla gioia di vivere. Un uomo popolare, dal grande carisma e straordinariamente contaminante: era capace di far ballare e divertire tutti, giovani e adulti, residenti e turisti, nelle fresche notti dell'estate di Tramonti.
In trasferta, immancabile la sua esibizione al Santuario dell'Avvocata, sul Monte Falesio, e a Pagani durante i festeggiamenti della Madonna delle galline. Innamorato della sua borgata, Gete, di cui è stato animatore sociale, ha consentito la promozione di diverse attività: dal presepe nella cappella rupestre al Carnevale di Tramonti, alla più nota Festa del Vino.
Aniello, esponente della nobile arte contadina, lavorava tra le vigne e il settore dell'edilizia, era una di quelle persone che non ti stancavi mai di incontrare, sempre pronto a raccontare aneddoti di antica vita preziosa e a snocciolare proverbi infallibili.
Lo piangono, increduli, la moglie Maria Marrazzo, le figlie Ilenia e Sabrina, il genero Pino, le nipotine Vittoria e Beatrice.
I funerali si svolgeranno domenica 15 aprile alle 15, partendo dalla casa dell'Estinto in via Gete per la Chiesa di San Michele Arcangelo.
«La musica ha quella nota in più che fa sì che nei momenti di sconforto, sia fischiettando o canticchiando, riporta alla mente momenti o persone che un tempo hai vissuto. Cosi sarà in futuro quando si udirà fischiettare o canticchiare nelle vigne e nelle piazze motivi folk e contadini che tu rendevi unici.
La musica che nella tua vita è stata la tua primaria passione ti accompagnerà sempre e farà sì che il ricordo di te sarà sempre vivo tra noi», scrive su Facebook il nipote di Aniello, Nicola Vaccaro.
Fonte: Il Vescovado
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