Con torce, rosari e una fede incrollabile, anche quest'anno i fedeli di Cetara hanno rinnovato il tradizionale pellegrinaggio verso il Santuario dei Santi Cosma e Damiano di Ravello.

Il gruppo è partito poco dopo la mezzanotte dal borgo marinaro, percorrendo a piedi circa 15 chilometri lungo la Statale Amalfitana. Dopo aver attraversato Minori, i pellegrini hanno affrontato la lunga scalinata che conduce alla frazione di Torello, giungendo al Santuario intorno alle 7 del mattino. Nel piazzale antistante la chiesa si sono raccolti in preghiera, affidando ai santi medici intenzioni e ringraziamenti.

Un rito antico, una vera e propria "via della fede", che in passato richiamava centinaia di devoti da ogni angolo della Costiera e dalle province di Napoli e Salerno.

Cosma e Damiano furono fratelli gemelli nati in Arabia nel III secolo. Esercitavano la medicina curando gratuitamente poveri e ammalati, guadagnandosi il titolo di "anargiri", ovvero "senza denaro". Perseguitati per la loro fede, subirono il martirio sotto l'imperatore Diocleziano intorno al 303 d.C. La Chiesa li venera come patroni di medici, farmacisti e malati, ricordandoli ogni anno il 26 settembre come esempio di devozione e servizio compassionevole verso i sofferenti.

Il pellegrinaggio notturno da Cetara rimane uno dei segni più intensi della devozione che la Costiera Amalfitana conserva verso i santi taumaturghi.

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