Ravello si conferma non solo "Città della Musica", ma anche capitale della scienza in Costiera Amalfitana. Lunedì 1 settembre 2025, a Villa Rufolo, prenderà il via la 50ª edizione della Scuola Estiva di Fisica Matematica, organizzata dal Gruppo Nazionale di Fisica Matematica (GNFM) dell'Istituto Nazionale di Alta Matematica (INDAM), appuntamento che negli anni è diventato simbolo di prestigio internazionale.

Fondata nel 1976, la Scuola ha rappresentato un crocevia fondamentale per la formazione avanzata e il confronto scientifico a livello globale. Dopo le prime edizioni a Bari e Catania, dal 1979 ha trovato la sua casa a Ravello, grazie all'intuizione del professor Salvatore Rionero, che ne ha curato la direzione fino al 2017. Da allora, l'iniziativa non si è mai fermata, proseguendo senza interruzioni anche durante la pandemia.

Nel corso della sua lunga storia, la Scuola ha visto la partecipazione di figure di altissimo livello: tra i docenti invitati figurano il premio Nobel Giorgio Parisi, i premi Abel Peter Lax e Luis Caffarelli, la medaglia Fields Pierre-Louis Lions, e Yvonne Choquet-Bruhat, prima donna eletta all'Académie des Sciences di Francia. Centinaia di giovani ricercatori, provenienti dalle più prestigiose università e centri di ricerca del mondo, hanno avuto la possibilità di formarsi e avviare collaborazioni scientifiche proprio a Ravello, nel cuore della Costiera Amalfitana.

La cerimonia inaugurale, in programma lunedì 1 settembre alle ore 10:40, vedrà la partecipazione del sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, del direttore della Fondazione Ravello Maurizio Pietrantonio, del direttore della Scuola Tommaso Ruggeri e del professor Giuseppe Saccomandi, membro del CdA INDAM ed ex direttore del GNFM.

La cinquantesima edizione della Scuola, sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Salerno, Fondazione Ravello e DIEM - Università di Salerno, è organizzata con il supporto dell'agenzia Sunland di Maiori, partner storico della manifestazione sin dal suo arrivo in Costiera.

Un anniversario che conferma come la bellezza di Ravello non sia soltanto cornice artistica e musicale, ma anche luogo privilegiato di incontro tra cultura, ricerca e fascino universale.