Tu sei qui: Notizie, LifestyleSalerno, Enrico Coscioni torna a guidare la Torre Cardiologica del "Ruggi" dopo un anno di interdizione
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 8 marzo 2025 09:45:08
Dopo dodici mesi di interdizione dalla professione medica, il professor Enrico Coscioni è tornato ufficialmente alla guida della Torre Cardiologica dell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. La sospensione, disposta dal Gip del Tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, era stata applicata nel novembre 2022 nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulla morte di Umberto Maddolo, un paziente di 62 anni deceduto nel 2021 in seguito a un intervento chirurgico.
Con la scadenza della misura interdittiva, Coscioni ha ripreso l'attività nel suo studio al nono piano della Torre Cardiologica. Nel frattempo, l'indagine della Procura di Salerno, coordinata dal procuratore Giuseppe Borrelli, ha raggiunto un punto cruciale: nelle scorse settimane è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini per Coscioni e gli altri membri dell'equipe coinvolta nell'intervento. Tra questi figurano Gerardo Del Negro, Francesco Pirozzi e Pietro Toigo, mentre per Aniello Puca è stata richiesta l'archiviazione.
Il ritorno di Coscioni è stato accolto con favore dal personale medico e dai suoi collaboratori, che hanno espresso vicinanza al primario per le difficoltà vissute nell'ultimo anno. Tuttavia, resta l'ombra del possibile rinvio a giudizio, con un procedimento giudiziario che potrebbe condizionare il suo futuro professionale.
Sul caso è intervenuto Mario Polichetti, responsabile nazionale del dipartimento Sanità dell'Udc, che ha sottolineato il valore professionale di Coscioni e l'importanza del suo ritorno in corsia: "Il professor Coscioni rappresenta un valore aggiunto per la sanità salernitana. Parliamo di un'eccellenza che va assolutamente recuperata e valorizzata nel contesto ospedaliero".
Polichetti ha però colto l'occasione per rivolgere un appello alla direzione generale dell'Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, chiedendo maggiore attenzione nella gestione dei reparti e una maggiore trasparenza nelle dinamiche interne del "Ruggi". "Il divieto di dimora imposto a Coscioni nei mesi successivi all'interdizione è stato una vicenda scandalosa. Il ‘Ruggi' è il principale ospedale della provincia di Salerno e non lo studio privato di qualcuno. Questo devono comprenderlo bene sia i vertici della Regione Campania sia quelli dell'Azienda ospedaliera-universitaria di Salerno", ha concluso.
Il rientro in servizio del primario, pur segnando un momento di ripartenza per la cardiochirurgia salernitana, si inserisce dunque in un contesto ancora incerto, con le prossime fasi processuali che determineranno l'evoluzione della vicenda giudiziaria.
Fonte: Il Vescovado
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