Amalfi non ha rinunciato, nel giorno di Venerdì Santo, a una delle sue tradizioni religiose più sentite. Nell'Antica Repubblica Marinara, i riti della Pasqua vengono celebrati da secoli con forte partecipazione e suggestione, in cui s'intrecciano fede e tradizione.

Malgrado le restrizioni dovute all'emergenza coronavirus, la statua del Cristo Morto è apparsa in serata sul sagrato del Duomo di Sant'Andrea che domina la piazza, quest'anno desolatamente vuota.

Dalle 19,30 l'azione liturgica con l'adorazione della Croce seguita da un momento di preghiera officiato da Don Luigi Colavolpe. I led di colore rosso e i lumini a creare l'atmosfera funerea con l'accompagnamento, in filodiffusione, del canto dei Battenti a interpretare i brani originali scritti dal compositore amalfitano Antonio Tirabassi.

Poi l'uscita del Cristo Morto, portato a spalla portare a spalla dai volontari del gruppo di pubblica Assistenza Millenium, promotori dell'iniziativa seguita dagli Amalfitani in diretta streming.

Le foto sono di Michele Abbagnara e Leopoldo De Luise.