Tu sei qui: PoliticaAutonomia differenziata, De Luca: «Quella che vuole la Campania non è la stessa che vuole Salvini»
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 6 agosto 2022 10:18:00
«In Italia, essendoci un sistema elettorale sgangherato, nessuno è in grado di assumere impegni certi. Per fare un governo in Italia bisognerà per forza fare dei compromessi. Dopo il 25 settembre nessuno sarà in grado di fare un governo avendo la possibilità di dire 'questo è il mio programma e questo si farà, perché ripeto, questa legge elettorale demenziale non consente la governabilità».
A dirlo è stato il governatore Vincenzo De Luca, ieri, durante la consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio.
E ha proseguito: «C'è un tema delicato, però, per il sud e per la Campania: ho sentito che nel programma che propone Salvini uno dei temi decisivi sarà l'autonomia differenziata. Anche la Regione Campania l'ha chiesta, ma per alcuni colleghi autonomia differenziata significa sostanzialmente una cosa: compartecipazione al gettito fiscale. È evidente che siccome nel centro nord la base imponibile, è enormemente superiore rispetto al sud, questo significherebbe la condanna a morte per il sud. Già oggi l'inflazione al sud è più alta che al nord, già oggi le previsioni che fa lo Svimez per il 2023 sono di una crescita economica del Mezzogiorno di 6/7 decimali al di sotto di quella del nord».
Poi, De Luca ha parlato di emergenza giovanile: «Siamo arrivati al punto che bisogna avere i brividi addosso quando una ragazza o un ragazzo esce di sera, il venerdì, il sabato, la domenica. Abbiamo genitori che ormai aspettano a notte fonda il ritorno a casa delle ragazze e dei ragazzi perché succede di tutto. Ragazzi e persino ragazze di 15 anni che vanno ormai in giro con i coltelli in tasca per fare guerre, scontri. [...] Ormai pare diventata diffusissima l'abitudine di consumare gli 'shottini', che - confesso - non sapevo neanche cosa fossero, quasi un obbligo sociale per i ragazzi. Ragazze che vanno in coma etilico, ragazzi che perdono la lucidità, risse continue. Questi fenomeni stanno diventando purtroppo la norma, anche se non bisogna mai generalizzare. Rischiamo di veder perduta un'intera generazione, se non prendiamo provvedimenti. I genitori devono ritornare a controllare i figli. Anche la scuola deve contribuire ad un dialogo per il ritorno di alcuni valori, perché la situazione sta diventando davvero drammatica. Questa dovrebbe essere una delle preoccupazioni principali del governo».
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Fonte: Occhi su Salerno
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