Tu sei qui: PoliticaBaldi-Galdi, accordo fatto
Inserito da (admin), mercoledì 13 luglio 2005 00:00:00
Marco Galdi ed il "Progetto Cava" uniti a Giovanni Baldi, candidato sindaco per le amministrative del 2006. I forzisti ribelli, intanto, inviano una lettera aperta a Berlusconi, si autosospendono dal partito e lanciano pesanti accuse alle segreterie provinciali e regionali. Il tourbillon politico-amministrativo non ha sosta. Giovanni Baldi, leader dell'Udc, incassa l'appoggio di Marco Galdi e del suo movimento politico "Progetto Cava". «C'è stata un'approfondita riflessione sui problemi della città ed è emersa una piena convergenza su varie proposte, dal rilancio dell'occupazione alla nuova idea di turismo, ed ancora più sulla complessiva riorganizzazione dei servizi sociali», afferma Marco Galdi, che annuncia di aver dato piena disponibilità, sua personale e quella di quanti condividono il suo percorso, a costituire una lista civica che appoggerà Baldi come candidato sindaco nelle amministrative del 2006. «La mia è una scelta - spiega Marco Galdi - al servizio della Comunità, mettendo da parte ogni tentazione di personalismo e di protagonismo, al solo scopo di favorire la formazione di una classe dirigente moderata, rinnovata, legata ai valori della tradizione cittadina e pronta ad affrontare le sfide impegnative e drammatiche che propone il nostro tempo». Si aprono per la politica dei moderati un nuovo scenario ed una nuova convergenza. Intanto, la querelle in Forza Italia non si ferma. Dopo l'annunciata espulsione degli azzurri Ventrello, Salerno, Campanile e Pesante, gli stessi si autosospendono dal partito e scrivono a Berlusconi, denunciando l'immobilismo e la pessima gestione del partito provinciale e regionale. «Abbiamo firmato la caduta di Messina e del Consiglio comunale per noi stessi, per la nostra gente, per il futuro dei figli. Messina ed i suoi di "Confronto" hanno portato il partito allo sfascio, con la supina e passiva accettazione delle segreterie provinciali e regionali», scrivono nella loro missiva. Denunciano che, mentre la gente reclamava la soluzione dei problemi cittadini, il sindaco con il suo entourage pensava solo a conferire incarichi, con la gente che protestava nel vedere persone che «bivaccavano nel palazzo, arroccati in un'inaccessibile e vergognosa fortezza di malcostume politico».
Fonte: Il Portico
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