E' dunque Pierluigi Bersani il nuovo segretario del Partito Democratico. Con il 50% circa dei suffragi, l'ex ministro ai Trasporti succede a Dario Franceschini. Sono stati tre milioni gli italiani che nella giornata di ieri si sono recati presso i 10mila seggi allestiti in occasione di queste elezioni primarie dove la vittoria di Bersani era già stata data per scontata.

A Ravello sono stati in 128 i cittadini che dalle 7 alle 20 di ieri hanno espresso il voto. Contro ogni pronostico, i ravellesi hanno preferito riporre maggiore fiducia nel nome di Dario Franceschini, assegnandogli 66 preferenze. A Bersani sono andati 50 voti, mentre ad Ignazio Marino 10. Anche per l'individuazione del segretario regionale e dell'assemblea regionale è stata preferita la lista collegata a nome dell'ex segretario succeduto a Veltroni che ha ottenuto 68 preferenze, contro le 45 di Bersani e le 12 di Marino.

E dire che solo un mese fa, in occasione del congresso del circolo cittadino riservato ai soli iscritti al partito, su 48 votanti Pier Luigi Bersani ottenne 30 preferenze, Franceschini 16 ed Ignazio Marino soltanto 2. Un esito che premiò il Bersani-pensiero, caro all'entourage politico del Sindaco Imperato, individuato come delegato cittadino del Pd alle convenzioni provinciali.

Il dato emerso ieri, letto in chiave localistica, premia invece la corrente Franceschiniana, individuabile nello zoccolo duro del movimento civico di "Insieme per Ravello", nelle figure dei consiglieri comunali di opposizione Paolo Vuilleumier e Nicola Fiore, nonché del dottor Franco Lanzieri. "Insieme per Ravello" sempre fedele al centrosinistra ma che alle scorse elezioni provinciali, non dimentichiamolo, aveva sostenuto in blocco la candidatura del cardiologo Salvatore Ulisse Di Palma in forza al Popolo della Libertà.

Sicuramente sono dati, questi, poco attendibili, se si considera che ad esprimere il voto erano chiamati tutti gli elettori, non solo gli scritti al Pd o che per forza si riconoscevano nel partito.