Tu sei qui: PoliticaBilancio, la maggioranza si spacca
Inserito da (admin), giovedì 29 gennaio 2004 00:00:00
La Casa delle Libertà in crisi: il gruppo dissidente di Forza Italia insiste e minaccia di non votare il Bilancio, nell'Udc Laudato continua a tener banco e mette sotto accusa l'assessore Salsano e lo stesso segretario Canna, in An rischia di scoppiare il caso Palumbo. Acque sempre più agitate in casa azzurra. Antonella Gaeta, coordinatrice di Forza Italia, che capeggia la fronda unitamente a Campanile, Bisogno e Salerno, è particolarmente irritata: «In questi giorni, mentre con il consigliere comunale Campanile e con l'assessore Giovanni Carleo stiamo studiando il Bilancio, ma soprattutto i modi per risistemare un Bilancio che soffre per i tagli governativi, apprendiamo che il sindaco ha convocato una Giunta politica per affrontare la materia. Non siamo stati invitati, eppure siamo il primo partito. Allora diciamo con franchezza a Messina: se per sanare e sistemare il Bilancio occorre ridimensionare collaborazioni, consulenze e nomine, siamo disponibili a tornare indietro, altrimenti il Bilancio se lo voti lui». Una vera e propria dichiarazione di guerra? «No, è solo una risposta di responsabilità nei confronti del nostro elettorato, che vuole chiarezza, trasparenza ed impegno, e non altro». Nell'Udc, intanto, Alfonso Laudato insiste. Stasera non sarà presente all'incontro voluto da Canna, anzi accusa lo stesso segretario e l'assessore Carmine Salsano di poca attenzione alla città ed ai suoi problemi: «Come il cavallo sogna la biada, così Salsano sogna Laudato. Forse farebbe bene ad interessarsi dei problemi della città, ma sappia che i Laudato sono nell'Udc e legati alla linea del partito, non certamente retto da un segretario nato dal nulla ed assurto a reggitor di governo». Nello stesso tempo annuncia la sua piena sintonia con Giovanni Baldi e Daniele Fasano. Anche in An c'è qualche fibrillazione. Dopo quello di Marco Senatore, oggi rischia di scoppiare il caso Palumbo, il consigliere comunale delegato del sindaco all'antiabusivismo. Nella riorganizzazione dei servizi all'interno del Corpo dei Vigili, le pattuglie annonarie e quelle dell'edilizia sono state smantellate e ricomprese in un'azione più ampia dei presidi. Tutto questo senza che Palumbo ne fosse a conoscenza. «La delega del sindaco - commenta - non mi è stata tolta. Si lavorerà diversamente, perseguendo comunque lo stesso obiettivo». Nel partito le armi sono affilate. C'è un clima di attesa.
Fonte: Il Portico
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