Il dibattito sul Reddito di Cittadinanza si arricchisce ogni giorno di prese di posizione: contrarie al provvedimento come dichiarato da Giorgia Meloni, altri che parlano di qualche correttivo come Berlusconi e Salvini per rimanere nello stesso schieramento di centro destra, mentre passando verso il centro sinistra lo difendono Pd, Si, Verdi e Movimento 5 Stelle.

Il terzo polo di Calenda e Renzi (che aveva proposto una raccolta firme per indire Referendum volto ad abolirlo) sono contrari al mantenimento della misura.

Oggi è arrivata anche la dichiarazione della senatrice Paola Binetti e candidata del Centrodestra alla Camera con la lista Noi Moderati, che ha dichiarato:

''Il Reddito di cittadinanza va dato a chi si trova realmente nella soglia di povertà assoluta o relativa: continuare a usare questa misura per favorire l'orientamento al lavoro non ha più senso. Il M5S non ha affatto sconfitto la povertà, come ha affermato in modo arrogante e privo di qualsiasi riferimento alla realtà. I poveri ci sono e sono destinati ad aumentare, almeno nei prossimi mesi: per loro urge una misura di contrasto alla povertà, che garantisca almeno il livello essenziale di sussistenza".

"Il prossimo autunno, con l'alto rischio della crisi energetica, minaccia di far esplodere una bomba sociale in cui poveri e disoccupati rappresenteranno una miscela drammatica. Conservare il Rdc per i più poveri, considerandolo tra le misure di contrasto alla povertà è un atto dovuto, ma occorre anche distinguere e separare le politiche di orientamento al lavoro. È questa la conclusione a cui siamo giunti questa mattina in un intenso seminario di giovani appena laureati, alcuni dei quali con master o con un recente dottorato di ricerca: tutti però regolarmente senza lavoro, nonostante le decine di curriculum già inviati", conclude la senatrice centrista.

Fonte foto: profilo Facebook Paola Binetti