Tu sei qui: PoliticaBollette pazze a Maiori, Fiorillo replica a Gatto: «Ufficio tributi frequentato da persone senza titolo»
Inserito da (ranews), giovedì 17 maggio 2018 09:16:56
Non le manda a dire Valentino Fiorillo sulla questione "bollette pazze" a Maiori e replica con decisione all'ultima nota del consigliere delegato all'Area Finanziaria Andrea Gatto, che aveva affermato che gli avvisi di pagamento errati notificati ai maioresi sono derivanti dalla cattiva gestione della precedente amministrazione. Secondo il consigliere di minoranza del gruppo "Civitas 2.0" gli errori nelle fatture sarebbero da addebitare non solo alle aziende esterne a cui è affidato il servizio, ma anche alle «persone che frequentano, spesso senza titolo, l'Ufficio tributi, maneggiando dati sensibili dei cittadini maioresi». La lotta agli evasori, continua Fiorillo, non è una novità della nuova amministrazione, che di legalità - dice - non dovrebbero proprio parlare, vista la faccenda dei dehors. Di seguito il testo integrale.
Al solito, il Gatto risponde con la nota boria e, come al solito le colpe sono sempre degli altri e, in special modo, di chi lo ha preceduto. Le notifiche farlocche sono state inviate dalla sua amministrazione a cui furono fatte anche notare alcune anomalie; cosa fatta anche l'anno scorso ma puntualmente inascoltata.
È certamente vero che da tre anni si stanno incaricando, senza gara, sotto soglia e annualmente, aziende esterne per "bonificare" queste banche dati, oltre a una pletora di persone che frequentano, SPESSO SENZA TITOLO, l'ufficio tributi, maneggiando dati sensibili dei cittadini maioresi. E continuano a succedere puntualmente questi "incidenti".
Le tariffe acquedotto non aumentano da ben prima dell'avvento del demiurgo e il ruolo TARI sarà stato spalmato diversamente ma non diminuito visto che il totale della spesa è sempre, bene o male, lo stesso, nonostante non vengano più distribuite le buste per la raccolta differenziata che, al costo di 4,5 Euro circa a trimestre per famiglia (costo lievitato in mano a questa amministrazione dai 3 euro che costavano fino a metà 2015), assommerebbero a 18 euro annui che andrebbero restituiti ai cittadini. Anche quest'anno, ad esempio, ad alcune famiglie è aumentato (come la mia) e ad altre diminuito.
Tutte le amministrazioni hanno "scovato" evasori, specialmente del servizio idrico. Ricordo interi fabbricati che non avevano l'allaccio idrico. Quindi lo "scienziato" non ha inventato nulla di nuovo.
Il discorso della legalità poi, detto da chi ha dichiarato che le norme sono quasi fastidiosa burocrazia, dovrebbero spiegarlo, tra gli altri, ai concessionari dei dehors contro cui hanno anche intrapreso contenzioso legale. Ah già, ma anche quello è colpa delle opposizioni.
Pertanto, ripetiamo al mago dei numeri, che ogni tanto si può anche soltanto chiedere scusa senza aggiungere altro. A cominciare da questo cittadino (vedi foto in basso) che da tre anni, come altre centinaia, si trova a vivere questa odissea.
Fonte: Il Vescovado
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