Tu sei qui: PoliticaCandidato a sindaco, le regole del centrosinistra
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 25 luglio 2005 00:00:00
Il centrosinistra definisce le regole per la scelta del candidato a sindaco che guiderà la coalizione alle prossime amministrative. Sono quelle indicate dal tavolo interpartitico, ufficializzate dai partiti del centrosinistra che lo compongono. Il metodo riguarderà l'allestimento di liste partitiche che riescano a far riferimento ad un unico candidato. I candidati di ogni singolo partito o formazione politica potranno essere presentati entro il 13 settembre. In una riunione già programmata si avvierà una forte e proficua discussione ad oltranza, per "partorire" entro il 22 settembre il nome del candidato. Stabiliti già i criteri di scelta del candidato alla carica di primo cittadino. Il quorum è fissato a 36 voti, uno per ogni partito e formazione politica partecipe alla discussione, mentre altri 18 voti saranno elargiti alle formazioni politiche ed ai partiti presenti alle elezioni provinciali e regionali. Il candidato a sindaco del centrosinistra sarà colui che otterrà il 65% dei voti. In caso di fumata nera si andrebbe alle primarie, in concomitanza con quelle nazionali del prossimo 9 ottobre, cui potranno prendere parte solo i candidati che abbiano conseguito 10 voti. «Abbiamo stabilito programmi e regole in anticipo - dice il segretario diessino, Marco Ascoli - per far sì che una nostra probabile vittoria possa dare un governo stabile alla città, secondo un grande senso di responsabilità e di coesione che ci contraddistingue. Vogliamo dare a Cava un sindaco che sappia essere a capo di un'amministrazione forte ed elastica, che si preoccupi di dare alla città una qualità di vita migliore». Germano Baldi, segretario dell'Udeur, aggiunge: «Il centrosinistra è l'alternativa al fallimentare governo della Casa delle Libertà. Diamo ai cavesi oggi una speranza di classe politica che non coltivi gli orticelli propri e che non abbia scheletri nell'armadio, essendo contro quegli scellerati trasformisti che hanno condotto la città al commissariamento». «Siamo preoccupati - afferma Franco Spatuzzi dei Comunisti Italiani - per una città disorientata, che è ad un punto di non ritorno, a causa di bisogni di pochi e della commistione tra politica ed interessi personali. La nostra coalizione, che si è sempre contraddistinta per la correttezza verso la città, la porterà fuori da quel vicolo cieco in cui è finita».
Fonte: Il Portico
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