Tu sei qui: PoliticaCava de’ Tirreni, blocco delle attività edilizie: Petrone ottiene convocazione Commissione Urbanistica-Territorio
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 24 marzo 2023 18:33:55
«A seguito delle lamentele raccolte dai cittadini in questi ultimi mesi, è giunto il momento di chiedere un immediato intervento dell'intero Consiglio Comunale che deve esprimersi sul blocco di fatto delle attività edilizie in atto a Cava, ricollegabile alle pratiche arenatesi presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino. Quasi tutte le pratiche edilizie, inoltrate alla Soprintendenza a Salerno, vengono diniegate con danni notevoli ai cittadini e all'economia della Città».
A dirlo è stato, ieri, 23 marzo, il consigliere Luigi Petrone, capogruppo de "La Fratellanza", durante il Question Time in Consiglio Comunale.
Su sua proposta, verrà convocata la Commissione Urbanistica-Territorio, mentre il presidente del Consiglio Comunale dovrà convocare un Consiglio Comunale monotematico sull'argomento portando ai voti anche la richiesta di Ispezione Ministeriale all'Organo preposto.
Di seguito l'intervento integrale di Petrone.
A seguito delle lamentele raccolte dai cittadini in questi ultimi mesi, è giunto il momento di chiedere un immediato intervento dell'intero Consiglio Comunale che deve esprimersi sul blocco di fatto delle attività edilizie in atto a Cava, ricollegabile alle pratiche arenatesi presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.
Quasi tutte le pratiche edilizie, inoltrate alla Soprintendenza a Salerno, vengono diniegate con danni notevoli ai cittadini e all'economia della Città.
È appena il caso di ricordare che, per ben 7 anni, l'amministrazione Servalli, non si era mai posto il problema di promuovere incontri, oltre a quelli istituzionali, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, per istaurare rapporti proficui.
Solo grazie al Gruppo Consiliare de La Fratellanza, che andando oltre il suo ruolo istituzionale di opposizione propulsiva e rinnovatrice, l'08/04/2022, si riuscì a far sedere intorno ad un tavolo i Dirigenti del comune di Cava de' Tirreni e i funzionari della "Soprintendenza".
Tra l'ufficio "Urbanistica" del comune di Cava e la Soprintendenza di Salerno, si discusse delle semplificazioni procedimentali e delle tipologie di interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica e/o a procedura semplificata.
L'arch. Collazzo nel corso di quell'incontro si era prodigato in un'azione necessaria per ristabilire un giusto rapporto armonico nella relazione tra l'ufficio "Urbanistica" che rappresentava e i funzionari della Soprintendenza.
Il miglior pregio, dell'arch. Collazzo, fu quello di sedersi al tavolo della discussione dopo aver sapientemente recepito le istanze di tecnici ed imprenditori cavesi, esterni al comune, per meglio individuare i punti e le tematiche su cui intavolare la trattativa con i funzionari della Soprintendenza di Salerno. Ma nessun accordo fu raggiunto e nulla fu riportato scritto "nero su bianco", tra il Comune e la Soprintendenza.
Nonostante ciò Servalli, parlando del predetto incontro avvenuto l'08/04/2022, con un proprio comunicato stampa, cantò vittoria.
Ma vittoria di cosa?
Subito dopo, il 09/04/2022 fummo costretti, nostro malgrado, a comunicare ai cavesi che non era ancora il momento di cantare vittoria.
Auspicammo ulteriori incontri prima di poter dire che la problematica sollevata, dai tecnici cavesi, fosse giunta a favorevole conclusione.
Nel contempo, l'inerzia dell'Amministrazione ha ormai portato a una netta contrapposizione "muro contro muro" tra i dirigenti comunali e quelli della Soprintendenza che di fatto, senza che siano cambiate le norme, stanno interpretando, ora in maniera negativa, le stesse procedure rilasciate in passato da loro stessi generando notevole confusione.
Tutto ciò sta portando a casi di disparità di trattamento per i cittadini coinvolti con conseguente blocco di tutta la filiera edile cittadina.
La situazione ormai è insostenibile e pertanto, occorre intervenire per sboccarla anche attraverso una richiesta di ispezione Ministeriale da parte dell'organo preposto.
Invitiamo Il Sindaco ad agire volendogli ricordare, senza essere polemici, che il mondo si divide tra persone del "fare" che realizzano le cose e le persone che si limitano a parlarne.
Tutto ciò premesso, si formula la domanda di rito: "chiediamo se il fatto illustrato in premessa sia vero, se di esso sia informata l'Amministrazione e se questa, nel caso il fatto sia vero, abbia adottato o stia per adottare provvedimenti in proposito".
Fonte: Il Portico
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