Tu sei qui: PoliticaCentrodestra in cerca dell'unità
Inserito da (admin), lunedì 10 ottobre 2005 00:00:00
Animazione nel centrodestra. Laudato lancia messaggi precisi agli alleati: né con Baldi, né con Messina, ma con i partiti e con regole certe. Carmine Salsano (Udc) invita gli alleati: uniti contro Gravagnuolo. Intanto, nel Terzo Polo, Marco Galdi annuncia il suo no agli inviti di Laudato ed incassa l'appoggio di Canna e Battuello con la lista "Frazione". Dunque, nel centrodestra si stringono tempi e si marcia alla ricerca di un'unità tutta da costruire. Ha iniziato Alfonso Laudato. Il vecchio fustigatore della politica cavese sembra ora vestire i panni del mediatore. Con la sua Democrazia Cristiana, ricca di nuovi elementi, come Annamaria Garofalo, Pio Silvestro, Franco Manzo ed Antonella Laudato, e di tanti giovani, lancia messaggi precisi a Messina, Baldi e Cirielli: «Uniti si vince, divisi si favorisce il centrosinistra e con esso il Salernocentrismo e la sudditanza di Cava». Il centrodestra ha una sola strada da percorrere, secondo Laudato: azzerare le candidature, restituire ai partiti il suo giusto ruolo ed elaborare regole certe. «Né con Baldi, né con Messina, né con Cirielli, ma con i partiti». Laudato esamina i fatti accaduti. Baldi ha sbagliato i tempi della protesta, ma sostanzialmente ha colto il disagio esistente. Forza Italia dilaniata; An, tutta presa dalla smania di crescita, non attenta ai segni che pur provenivano dalle fibrillazioni del Palazzo. «Ora è tempo di mettere da parte risentimenti e velleitarie presunzioni e di lavorare umilmente per una coalizione forte e per un candidato condiviso da tutti». E giovedì, al convegno della Democrazia Cristiana su rilancio economico, sociale e politico della città, Cirielli, Baldi e Messina potrebbero dare già le prime risposte. Carmine Salsano dell'Udc, intanto, insiste sull'unità della Casa delle Libertà e sulla necessità di primarie per l'individuazione del candidato sindaco. «Nostri avversari sono Gravagnuolo e l'Unione, che tra l'altro va sbandierando un programma che ricalca pedissequamente le nostre idee, già in parte realizzate. In compenso, però, mette in campo solo una grande arroganza di potere». Salsano ritiene necessario ritrovare le ragioni dello stare insieme: «Immaginare di poter correre da soli e divisi significa non avere il senso della realtà, ma solo obbedire ad un puro velleitarismo. Abbiamo dalla nostra un progetto di città con idee, risorse e fatti concreti». Intanto, mentre Messina, Baldi, Laudato e Salsano sono chiamati a sciogliere le molteplici contraddizioni da cui sono avviluppati, Marco Galdi restituisce al mittente l'invito fatto da Laudato: «Il nostro progetto, politicamente e culturalmente, è distante dal centrodestra e dal centrosinistra. Siamo una forza che vuole interpretare lo spirito della città, che è quello di una comunità moderata, cattolica ed aperta fortemente alle varie istanze sociali ed ambientali». Su questo progetto si è ritrovato con uomini come Eligio Canna ed Antonio Battuello, già amministratori negli anni '80. «Il nostro ritorno alla politica attiva - così all'unisono Battuello e Canna - è nel segno di un lavoro per la comunità, perché recuperi le proprie peculiarità. In tale cammino un ruolo lo dovranno giocare le frazioni. Una loro valorizzazione non solo oleografica, ma reale, può costituire la struttura portante della città nel suo complesso. Un ridisegno nuovo come all'epoca delle Circoscrizioni, ma più concreto».
Fonte: Il Portico
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