Tu sei qui: PoliticaCirielli: "Baldi il principale colpevole"
Inserito da (admin), lunedì 18 luglio 2005 00:00:00
Edmondo Cirielli, presidente provinciale di An, rompe il silenzio, denuncia la gravità del momento e lancia pesanti accuse: «L'atto compiuto penalizza la città, che pagherà lo scotto di una gestione commissariale per circa un anno e vede a rischio finanziamenti in fase di acquisizione». Chi è il principale responsabile? «È chiaro: è Giovanni Baldi, che, per pura esaltazione personale, ha sfasciato la Casa delle Libertà e danneggiato la città. Eppure, Messina aveva liberamente indicato la propria disponibilità a cedergli la candidatura a sindaco per le prossime amministrative, pur di mantenere saldo il governo nelle mani del centrodestra. Ma Giovanni Baldi ha voluto dare ascolto ad altre sirene ed avere mani libere». Ma An non era critica nei confronti di Messina? «Dobbiamo dargli atto di essere stato un uomo di coalizione, aveva annunciato la disponibilità a fare un passo indietro. Oggi, in questa fase di grande confusione, è stato coerente, serio, responsabile. E pensare che, quando sollevammo critiche a Messina, il più forte difensore fu proprio Baldi». Allora, Messina succede a se stesso? «È sindaco uscente, ha mostrato di essere un uomo di coalizione, ha dato a Baldi una lezione di stile, di coerenza e di umiltà. Credo che sia disposto a fare un passo indietro se dovessero venir fuori condizioni più opportune e forti per la Casa delle Libertà». Che cosa ne pensa dell'accoppiata Baldi-Galdi? «Mi fa sorridere, la storia si ripete. Potrebbe essere una fotocopia del 2001. Tutti sanno che Galdi ha voglia di candidarsi, Baldi alla fine non reggerà e cederà le armi. Se, invece, dovessero dare via libera alle loro ambizioni, ci troveremmo di fronte a Baldi contro Galdi. Solo ambizioni forti e represse hanno portato il primo a rompere una solidarietà politica, danneggiando la città, ed il secondo a scegliere un percorso diverso da quello realizzato negli anni scorsi e mettere da parte l'esperienza maturata in An».
Fonte: Il Portico
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