Tu sei qui: PoliticaCoalizione, l'ora della verità
Inserito da (admin), venerdì 16 novembre 2007 00:00:00
La querelle tra i peones della maggioranza, segretari politici ed assessori non si attenua. Intanto, nella tarda serata di ieri ha preso l'avvio la programmata seduta del tavolo del centrosinistra, cui hanno preso parte le delegazioni dei 4 partiti della coalizione. «Abbiamo segnato una prima vittoria - afferma Vincenzo Iacobucci, braccio armato del sindaco Gravagnuolo - le nostre richieste saranno esaminate. È importante che i partiti, ed in particolare l'intera coalizione, prendano coscienza che c'è una pattuglia di consiglieri che vuole adempiere fino in fondo il suo ruolo e vuole essere messo in condizione di poter offrire il proprio contributo». Ed i vari Iacobucci, Avella, Sorrentino, Polichetti e Palumbo insistono nel sottolineare che la loro azione non ha mai avuto nulla di personale.
«Fra pochi giorni - continua Avella - andremo a mettere mano al bilancio solidale, la concertazione è quanto mai necessaria, come la programmazione del 2008 non può venir calata dall'alto, ma deve essere frutto di un'intesa prima e non dopo. Se le nostre provocazioni, così definite da alcuni, ma da noi intese come volontà di essere parte attiva del processo politico-amministrativo, sortiranno un risultato positivo, è la città e l'intera comunità a giovarsene; in caso diverso si sarà persa un'occasione di coinvolgimento, che porterà alla fine di tante speranze ed attese che aveva suscitato il progetto di Cava città della qualità del sindaco Gravagnuolo».
Un messaggio chiaro per i partiti, per gli assessori e per lo stesso sindaco. «Gli assessori, invece di preoccuparsi di fare dietrologia sulle nostre richieste, diano alla loro azione maggiore continuità, presenza. E' questo che abbiamo chiesto e vogliamo senza mai lasciarci intimorire», conclude Iacobucci.
Intanto, la battaglia della verifica in atto rischia di vivere momenti difficili quando dall'enunciazione ed approfondimento del programma e delle priorità da inserire nell'azione politico-amministrativa si passerà a quella che viene definita la fase del riequilibrio del potere. Allora sicuramente ci potrebbero essere resistenze. «Credo che tutti oggi abbiano chiaro che qualcosa è mutata nei rapporti di forza. La coalizione fu costruita con regole chiare e precise. L'equilibrio di allora dovrà guidarci nei prossimi incontri», spiega Luigi Avella dello Sdi. E ritornano sul tavolo le deleghe del sindaco, bilancio e personale, il vice sindacato, il numero degli assessori, le deleghe di ciascuna forza politica, le deleghe come quella dello Sport e le presidenze delle società miste, alle quali bisogna aggiungere la carica di Difensore civico.
Fonte: Il Portico
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