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Corruzione Qatar, un vero e proprio intrigo internazionale

Non solo Panzeri e Giorgi anche i servizi segreti marocchini nell'affaire che fa tremare le istituzioni europee

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 15 dicembre 2022 22:12:12

di Norman di Lieto

Una storiaccia che vede implicati faccendieri, lobbisti, corruttori, corrotti in un intrigo internazionale che passa dal Qatar attraversa il Marocco per arrivare a minare le fondamenta dell'istituzione europea senza dimenticare che con Panzeri, ex eurodeputato e Giorgi, assistente parlamentare nonché compagno dell'ex vicepresidente Parlamento europeo, gli inquirenti sono arrivati anche nelle province di Bergamo e di Milano, rispettivamente comuni di residenza di Panzeri e Giorgi.

Quel Giorgi che è crollato davanti agli acquirenti facendo le prime ammissioni: ma non è ancora finita perché gli inquirenti belgi stanno seguendo tutte le tracce per mettere nel mirino altri indagati coinvolti in questo giro di mazzette che secondo le indiscrezioni trapelate dagli investigatori a Bruxelles potrebbero essere molto più ampie e non circoscritti a quei 4-5 nomi fino a qui venuti fuori dai primi provvedimenti restrittivi emanati dagli inquirenti belgi.

Risulta chiaro che la persona attorno alla quale ruotava ogni 'movimento' era proprio Antonio Panzeri, l'ex segretario generale della Cgil di Milano, poi deputato europeo del Pd e poi confluito in Articolo 1 fino a divenire 'lobbista' rimanendo nei radar di Bruxelles pur non essendo stato più rieletto al parlamento europeo.

Ma l'esperienza e gli anni trascorsi nel palazzo avevamo portato Panzeri ad avere una rete di conoscenze tali da poter muovere lo scacchiere politico di riferimento come meglio credeva.

A fianco a lui, Francesco Giorgi, prima assistente parlamentare dello stesso Panzeri, e ora di Andrea Cozzolino del Pd (che si è dichirato estraneo alle vicende corruttive), oltre che compagno di Eva Kaili che nella sua confessione svela l'intrigo internazionale: 007 di Doha, Rabat e Abu Dhabi sono intervenuti in prima persona in questo gigantesco affare che sembra essere solo all'inizio.

Il suo ruolo - ha rivelato - era quello di gestire i contanti, comunque tutti suoi e non della compagna Kaili.

Dietro alle mazzette e ai regali, secondo quanto riferito dalla procura di Milano, sarebbe stato individuato un gruppo "indeterminato e molto ampio" e sarebbero implicate "ingenti somme di denaro" in cambio dell'attività politica nelle strutture europee. Nella sua confessione Giorgi avrebbe anche indicato di sospettare che Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, entrambi europarlamentari del gruppo S&D, abbiano preso soldi proprio tramite Panzeri. Cozzolino si chiama fuori "indignato" assicurando di essere del tutto estraneo alle indagini. Ma gli elementi emersi danno nuova concretezza all'ipotesi che lo scandalo possa ricadere a valanga su altri politici e funzionari Ue, facendo crollare l'intera architettura comunitaria.

Un missile - neanche tanto metaforico - lanciato sulla credibilità delle istituzioni europee che se dovesse allargarsi ad altri profili istituzionali aumenterebbe ancor di più il profondo imbarazzo dei vertici di Bruxelles senza dimenticare il gigantesco danno reputazionale per un'istituzione quella europea, troppo spesso sotto il fuoco incrociato di molti detrattori.

Senza dimenticare che Luca Visentini neo eletto segretario del sindacato mondiale è stato rilasciato sotto condizione con il sindacalista che si dice estraneo alla vicenda se non per il fatto di aver avuto contatti con Panzeri e la sua Ong.

L'intrigo continua.

 

Fonte foto: Foto diangelo luca iannacconedaPixabay e Foto diGustav BrandtdaPixabay

Fonte: Positano Notizie

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