Tu sei qui: PoliticaDe Luca chiede per la Campania l'autonomia differenziata, ma «bozza di proposta condanna a morte il Sud»
Inserito da (Redazione LdA), venerdì 10 giugno 2022 16:30:39
«Si è aperto in queste settimane nuovamente il discorso sulle autonomie regionali. La Regione Campania è tra quelle che hanno chiesto l'autonomia differenziata».
Ad annunciarlo è il governatore Vincenzo De Luca nella diretta di oggi pomeriggio su Facebook.
L'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario è una potestà riconosciuta dall'articolo 116 della Costituzione che risponde ad una necessità di adattare l'ordinamento a reali specificità territoriali. All'attribuzione della potestà legislativa, è connesso il trasferimento delle risorse finanziarie.
«La discussione, però, - spiega il Presidente - si è aperta nel modo peggiore possibile. Altro che autonomia, solidarietà nazionale. La bozza di proposta che è circolata in questi giorni è una vera provocazione. Prevede la compartecipazione delle regioni richiedenti al gettito iva che si determina nella regione di appartenenza. Cioè la regione che ha più ricchezza ed una base imponibile più ampia si arricchirà ancora di più, a danno delle regioni meridionali. E quello che mi sconcerta è che non c'è senso di vergogna anche solo a proporre ed ipotizzare queste cose in violazione della Costituzione, che prevede come obbligo interventi di solidarietà per le aree meno sviluppate del paese. Avremo modo di discuterne nei prossimi giorni. Ho avanzato una proposta di base: diamo mandato all'ufficio parlamentare di bilancio della Camera dei deputati e allo Svimez di fare un'operazione verità e spiegare agli italiani quali sono le risorse reali che arrivano al Sud. Nei prossimi giorni avremo una discussione molto accesa per quanto riguarda il rapporto Nord-Sud nelle ipotesi avanzate dal governo nazionale. Così come avremo un conflitto ancora più duro per uno dei capitoli più vergognosi di divaricazione fra Nord e Sud ed è il capitolo sanità, che riguarda la distribuzione del fondo sanitario nazionale».
Poi De Luca rilancia la sua proposta per risolvere il problema della «carenza incredibile di personale stagionale per quanto riguarda l'agricoltura, l'industria di trasformazione agroalimentare, l'industria balneare, la ristorazione, gli alberghi».
«Non credo che questo problema di carenza di personale - dichiara - dipenda solo dal reddito di cittadinanza, ma non c'è dubbio che questa misura un effetto lo ha provocato. Rilancio la nostra proposta di dare 500 euro al mese in più, pagati dalle imprese, ai percettori di reddito di cittadinanza che vogliono fare il lavoro stagionale. La Regione Campania sarebbe disponibile ad aggiungere anche risorse per garantire il trasporto gratuito dai luoghi di residenza ai luoghi di lavoro. Io credo che dovremo procedere ad una modifica legislativa nazionale che vada in questa direzione e che stabilisca che se dopo due proposte di lavoro stagionale in queste condizioni c'è un rifiuto, si perde anche il reddito di cittadinanza. Credo sia arrivato il momento di essere rigorosi. Aiuto sì, sostegno alle povertà sì, aiuto alla povera gente assolutamente sì, parassitismo no. Abbiamo fatto già lo scorso anno questa proposta, ma il governo non l'ha recepita. Mi auguro che traducano questa proposta in legge a livello nazionale».
Quindi una menzione al capitolo Covid: «La situazione è molto migliorata, ormai abbiamo pochissimi ricoveri in terapia intensiva e anche nei reparti ordinari siamo in discesa con i ricoveri, ma come avete avuto modo di apprendere va diffondendosi in Europa la variante Omicron 5, partita dal Portogallo e arrivata in Germania. Quest'estate avremo in Italia milioni di turisti provenienti dalla Germania e da altri paesi europei. Ci sarà un rimescolamento sociale e dunque, se è vero che abbiamo una situazione migliore rispetto allo scorso anno, è vero anche che la prudenza non è mai eccessiva e credo debba essere un comportamento ordinario, normale, non obbligato dalla legge. Allora cerchiamo di indossare le mascherine almeno al chiuso e nei luoghi di assembramento. E' un piccolo sacrificio che ci salvaguarda da varianti che possono essere ancora insidiose».
(Foto: Fb Regione Campania)
Fonte: Il Vescovado
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