Tu sei qui: PoliticaDel Gaudio (Ugl Pensionati Caserta): «Ritardi intollerabili in materia di anticipazioni bancarie del TFS»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 22 luglio 2020 09:53:53
Il segretario della Ugl Pensionati Caserta Vincenzo del Gaudio esprime rammarico e disappunto per quanto sta accadendo ai pensionati del pubblico impiego che hanno beneficiato di quanto previsto dal decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 convertito con modificazioni dalla legge n. 26 del 28 marzo 2019. Tale decreto prevede infatti all'articolo 23 la possibilità per i dipendenti pubblici neo pensionati, sia con "Quota 100" che con la Legge Fornero, di ottenere un anticipo/prestito dal settore bancario fino a 45.000 euro del TFS/TFR maturato; "anticipo/prestito" che comunque contempla il pagamento di un interesse, seppur non eccessivo, a carico del beneficiario.
Il 22 aprile 2020, dopo varie peripezie, con il DPCM n. 51 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 150 del 15/06/2020 ed entrato in vigore il 30 Giugno, sembrava si fosse finalmente giunti alla conclusione della vicenda, ma purtroppo sembra che così non sia. La procedura per poter accedere al "prestito bancario" per l'anticipazione del TFS/TFR, che prevede come fase iniziale la quantificazione e certificazione dell'importo spettante da parte dell'INPS, può essere conclusa, se tutto va bene, in 135 giorni circa dal momento in cui viene richiesta la quantificazione/certificazione all'INPS all'accredito sul conto corrente del pensionato che ha fatto richiesta dell'anticipo/prestito. L'importo del TFS/TFR è stato, da sempre, utilizzato dai pensionati per l'acquisto o ristrutturazione di una casa, per avviare una attività per un figlio e purtroppo in molti casi per sostenere spese sanitarie, tutte spese che in questo particolare momento di crisi avrebbero potuto dare una mano all'agognato rilancio dell'economia nazionale immettendo liquidità sul mercato e senza nessun "esborso" da parte dello Stato (il TFS/TFR dovrebbe essere accantonato almeno ogni anno dal datore di lavoro per poterlo liquidare al pensionato al momento del collocamento a riposo).
«Siamo giunti alla fine del mese di luglio - spiega il sindacalista - e a distanza di oltre un anno e mezzo dal decreto legge n. 4/2019 ancora nulla si sa su quando sarà possibile ottenere il prestito od avviare la procedura per ottenerlo. Auspicando che gli ultimi necessari adempimenti possano essere portati a termine in tempi brevi manterremo alta l'attenzione sull'argomento - d'intesa con la Segreteria Nazionale - per consentire ai neo pensionati di poter entrare in possesso di quanto loro spettante».
Fonte: Occhi su Salerno
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