Tu sei qui: PoliticaDure le reazioni politiche
Inserito da (admin), giovedì 7 maggio 2009 00:00:00
Non sono tardate le reazioni degli esponenti politici cavesi all’indomani della decisione presa dal sindaco Luigi Gravagnuolo di "defenestrare" l’assessore alla Qualità delle Opere Pubbliche e Manutenzione, Napoleone Cioffi.
«Il sindaco Gravagnuolo non sta facendo altro che confermare il suo dispotismo - ha dichiarato il consigliere del PdL Luigi Napoli - Tutto il PdL vuole rendere nota la propria solidarietà nei riguardi di Napoleone Cioffi, sperando che il sindaco ed il Pd, per ottenere qualche voto in più, non taglino fuori anche l’assessore Marco Senatore». In un comunicato stampa, Napoli ha voluto sottolineare il comportamento non sempre idoneo adottato dal primo cittadino, che «continua, affiancato dal capo staff Panzella, a spostare e dare competenze ai dipendenti comunali senza seguire alcun criterio».
Rincara la dose il consigliere comunale di opposizione Antonio Barbuti, un tempo capogruppo della Margherita: «Dopo la fuoriuscita di Senatore prima e di Cioffi oggi, non vedo tutta questa qualità. Probabilmente Cioffi paga il buon atteggiamento tenuto da uno dei componenti del Collegio dei Revisori, che non si è ribellato, giustamente, allo schiacciamento politico imposto dai vertici di quest’Amministrazione».
Anche l’avv. Alfonso Senatore dell’Udeur ha rivolto pesanti critiche al primo cittadino, che nello scorso mese di novembre gli riservò un identico provvedimento di revoca della delega assessoriale dopo un diverbio con un agente della Polizia Locale.
Nel comunicato stampa di Senatore si legge: “Il mio amico Cioffi ha patito la mia stessa, identica sorte. L’unica variante è che con me Gravagnuolo, per paura, non ebbe neppure il coraggio di avvisarmi, ma mi fece notificare la revoca del mandato assessoriale, alle 7 del mattino, dal messo che mi aspettava sotto casa.
Più che di “sistema” Gravagnuolo parlerei di “follia” politica di Gravagnuolo. Si comporta politicamente come una persona affetta da psicosi con mania di persecuzione e di sospetti. Vede ombre e trame ovunque. Nemici in ogni luogo. Sfide da accettare contro tutti quelli, e sono tantissimi, che lo contrastano. Un soggetto di tal fatta non può certo stare al Governo del Paese, che ha visto grandi personaggi equilibrati e sani politicamente, primo fra tutti il leggendario e mitico prof. Eugenio Abbro.
Gravagnuolo vorrebbe imitare l’altro grande personaggio politico salernitano, De Luca, ma di lui non è neanche la brutta copia. E’ un “rassetto” di periferia che gioca a fare lo “stalinista” ed anche di quest’ultimo tiranno, di simile, ha solo le patologie politiche. Il guaio, però, è che a pagare è Cava de’Tirreni, che non ne può più… I cittadini che hanno, con enormi sacrifici, costruito una piccola casa, i commercianti, i dipendenti comunali, tutti i politici, tranne i quattro schiavetti lecca-piedi, aspettano, con ansia, la liberazione. E’ giunta l’ora di licenziare lui ed a questa cosa mi occuperò con tutte le mie energie, per il bene di Cava e dei Cavesi”.
Fonte: Il Portico
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