Ancora tutto fermo a Maiori in vista delle elezioni comunali del prossimo maggio. Si stanno muovendo sottotraccia gli interessati, attenti a far sì che "fuori" possa trapelare il meno possibile. C'è una grande incertezza in vista della prossima tornata elettorale, la prima dopo la clamorosa sfida del 2010, quando a confrontarsi per la poltrona più alta di Palazzo Mezzacapo furono ben sei liste e oltre cento candidati. La volontà di non ripetere un'esperienza simile potrebbe spingere i vari gruppi a compattarsi, sia per avere maggiori possibilità di vittoria che per evitare una diaspora di consenso con i voti concentrati su più aspiranti alle varie cariche.

L'unica certezza al momento pare essere l'amministrazione uscente che, se non altro, ha il dovere morale di riproporre una candidatura alla cittadinanza. Il sindaco Antonio Della Pietra ha più volte detto di non essere più interessato a proseguire e, pertanto, è partita la successione interna: chi sarà chiamato a raccogliere l'eredità di 5 anni di governo? Con ogni probabilità toccherà ad un esponente della giunta, e i nomi più probabili paiono essere quelli dell'assessore all'Ambiente Valentino Fiorillo o del vice sindaco Antonio Romano, sebbene anche quest'ultimo abbia lasciato intendere di voler passare la mano. Più defilata appare ad oggi la candidatura del consigliere delegato alla Cultura Mario Piscopo.

Molto presente pare essere anche Bonaventura Sorrentino: candidato sindaco nel 2010 con la lista "Ad Maiori, impegno nuovo per Maiori", l'avvocato sembra essere intenzionato a ripresentarsi ai nastri di partenza. Assai attivo mediaticamente, Sorrentino dovrà lavorare per allestire una squadra competitiva o per costruire alleanze in grado di garantirgli un esito migliore rispetto a 5 anni fa.

Per quanto riguarda le forze politiche presenti sul territorio, bisognerà valutare le mosse del Partito Democratico: dal circolo cittadino, che da diverso tempo ha aperto una sede sul Corso Reginna, verranno fuori sicuramente delle candidature. Il coordinatore Francesco Del Pizzo è al lavoro per raccogliere uomini e idee: probabile che l'interlocutore naturale sia l'amministrazione uscente, sebbene ancora non sia stato comunicato nulla di ufficiale.

Anche il Movimento 5 Stelle sembra essere intenzionato ad essere della partita, sulla spinta dell'imprenditore Massimiliano D'Uva. I pentastellati, come è noto, devono effettuare un percorso diverso rispetto alle liste tradizionali ed ottenere la certificazione dal blog: è sicuro, pertanto, che si avranno notizie certe assai prima rispetto agli altri, non legati ad alcun vincolo e quindi liberi di mescolare le carte fino all'ultima notte (o alba) precedente alla presentazione delle candidature.

Saranno sicuramente della partita anche le opposizioni consiliari, sebbene non sia ancora stato reso noto nulla in via ufficiale. Bisognerà vedere se il gruppo che fa riferimento a Giuseppe Confalone e Antonio Capone, uscito sconfitto di un soffio nel 2010, tenterà di discutere con gli altri, in primis con Lucia Mammato, ex assessore al Turismo delle amministrazioni guidate da Stefano Della Pietra. La rottura provocò, infatti, la corsa separata delle due anime della vecchia compagine governativa e la dispersione di voti che, di fatto, portò Antonio Della Pietra sulla poltrona di sindaco. Difficile pensare, comunque, che da quest'area culturale non sarà fatta una proposta politica all'elettorato, sia essa frammentata o unitaria.

Non si conoscono, poi, le intenzioni dei consiglieri Francesco Amato, Raffaele Capone e Raffaele Cipresso: possibile un loro impegno, sebbene non se ne intendano ancora forme e modalità. Non più tracciati, infine, mediaticamente i promotori di Officina Majori: dopo un'uscita pubblica, infatti, non sono stati più pubblicati comunicati o manifesti. Le buone intenzioni parevano esserci, nelle prossime settimane capiremo sicuramente di più.