Tu sei qui: PoliticaElezioni Russia, respinta candidatura Duntsova
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 26 dicembre 2023 12:57:33
di Norman di Lieto
Sabato si è vista respingere all'unanimità la sua candidatura dalla Commissione elettorale centrale a causa delle "numerose violazioni".
Quindi nonostante i proclami, ad oggi, la reporter non sfiderà Putin alle urne.
Ma chi è la Duntsova?
Si è parlato molto di come gli under dog, tecnicamente in politica, rappresentino quegli outsider che riescono a ribaltare i pronostici elettorali per poi vincere alle urne.
Potrebbe essere il caso della giornalista russa?
Difficile, molto difficile, con le sue probabilità di successo decisamente limitate: la sfidante dello zar però non ama partire già sconfitta ed, ugualmente, intende 'giocarsi' la partita.
E non vuole arrendersi neppure davanti al no giunto dalla Commissione elettorale centrale.
Vuole continuare a farlo, la reporter, dando voce alla gente che, ha detto in una recente intervista con la Reuters, "è molto stanca di quello che succede".
La giornalista si descrive come un'ammiratrice di Indira Gandhi e Nelson Mandela, due personaggi, non certo casuali e che la 'spingono' a cercare la via della pace, trovare quindi una soluzione pacifica con Kiev.
Duntsova pur avendo presentato i documenti necessari alla Commissione elettorale centrale russa per registrare formalmente la sua candidatura, non ce l'ha fatta.
Ancor prima che la Commissione elettorale la bocciasse erano iniziati già i veleni e qualche illazione sulla sua candidatura con la reporter che tirava dritto:
"Non mi sostengono né il Cremlino, né gli oligarchi, né il grande business".
Ora, lei non vuole arrendersi, seppur, al momento, sia fuori dai giochi.
Intanto in un messaggio pubblicato sui social Alexey Navalny, che è rinchiuso nella colonia penale Ik-2 nella regione artica della Russia, assicura che "sta bene".
"Sono il nuovo Babbo Natale: purtroppo non ci sono le renne, ma pastori tedeschi molto belli. Non dico 'ho, ho, ho', ma 'oh, oh, oh' - continua riferendosi al tradizionale richiamo di Babbo Natale - quando guardo fuori dalla finestra e vedo la notte, poi il pomeriggio e poi ancora la notte".
Riguardo al suo trasferimento, il dissidente afferma di essere "molto stanco" e che addirittura che si aspettava che nessuno sapesse di lui fino a metà gennaio. Per settimane il suo staff e i suoi avvocati denunciavano la scomparsa di Navalny dopo che non si era presentato a diverse udienze in tribunale. "
Fonte: Booble
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