Grida vittoria Matteo Renzi: il processo d'appello a carico di suo padre Tiziano e di sua madre, Laura Bovoli (insieme all'imprenditore Luigi Dagostino) si è concluso con un'assoluzione.

I genitori di Renzi non erano presenti al momento della lettura della sentenza:

"Il fatto non costituisce reato, quindi è stata riconosciuto che la prestazione è stata svolta e quindi non è stata una prestazione inesistente".

Lo ha detto l'avvocato Lorenzo Pellegrini, difensore di Laura Bovoli dopo la lettura del dispositivo. "E' stato dunque testimoniato e provato che le fatture non sono false. I signori Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono per questo stati assolti", ha concluso il legale.

In primo grado i genitori del leader di Italia Viva erano stati invece condannati a un anno e nove mesi per false fatture insieme all'imprenditore Dagostino (condannato a due anni) con queste motivazioni:

"Un compendio probatorio preciso e univoco che consente di affermare, senza incertezze, la ricorrenza di tutti gli elementi costitutivi dei reati contestati ai tre imputati".

Dopo quella prima condanna, la Corte d'appello ha assolto anche l'imprenditore Luigi Dagostino, soprannominato 'il re degli outlet', dall'accusa di false fatture: a suo carico resta la condanna per truffa (reato di cui non erano accusati invece i coniugi Renzi), calcolata in nove mesi. La Corte depositerà le motivazioni entro 90 giorni.

Il processo verteva su due presunte fatture false emesse dalla Party srl (da 20mila euro più Iva) e dalla Eventi 6 srl (140mila euro più Iva), società imprenditoriali gestite dai coniugi Renzi. La truffa aggravata sarebbe stata commessa da Dagostino perché avrebbe pagato i coniugi per lavori inesistenti.

Su Instagram il commento di Matteo Renzi dopo aver ricevuto notizia dell'assoluzione dei suoi genitori in Appello:

"Dopo anni di lotta e dolore i miei genitori sono stati assolti: il fatto non costituisce reato. Sono felice per loro e per tutti noi. Non auguro a nessuno di vivere ciò che hanno dovuto vivere i miei, non si meritavano tanto odio. Ha vinto la giustizia, ha perso il giustizialismo".

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