Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello, a sindaco Di Martino è ancora negato accesso agli atti. Convocata assemblea pubblica all'Auditorium
Inserito da (redazionelda), martedì 11 ottobre 2016 12:44:57
Un'assemblea pubblica all'Auditorium Niemeyer per tornare a parlare di Fondazione Ravello. L'appuntamento, che chiama a raccolta la cittadinanza e gli operatori economici, è fissato dal sindaco di Ravello Salvatore Di Martino per venerdì 14 ottobre, alle 18.
A tenere banco l'accesso agli atti dell'Ente richiesto a più riprese dall'Amministrazione comunale.
«Resto basito dalla lettura dell'ennesima farneticante nota con la quale viene comunicato che il padre-padrone della Fondazione deciderà lui se, come, e quando darci contezza degli atti adottati» scrive il primo cittadino in un documento ufficiale che, per completezza d'informazione, pubblichiamo integralmente.
Prima di calarci nel merito della nota, alcune domande sorgono spontanee:
Perché tanta ostinata pervicacia a tenere nascoste le carte e i documenti?
Perché tanta aggressione ad una Istituzione Socia Fondatrice e, quindi, "proprietaria" della Fondazione?
Perché tanto disprezzo per la Comunità Ravellese?
Perché tante mistificazioni della verità?
Ma veniamo ai fatti. Il 20 giugno scorso chiedevamo atti, ottenendo un incontro con il Segretario Generale, nel corso del quale dichiaravamo che, prima ancora che per diritto e per legge, in spirito di collaborazione e con volontà costruttiva, avevamo necessità di avere conoscenza degli atti della Fondazione. Reiteravamo la richiesta di atti a luglio, ad agosto e segnatamente il 14 settembre per la celebrazione di un Consiglio Comunale ad hoc. Abbiamo ricevuto: ostracismo; valanghe di atti incompleti, confusi e preoccupanti; promesse non mantenute; silenzi; pretestuosi rinvii.
In esecuzione di un preciso dettato del Consiglio Comunale, il 3 ottobre comunicavamo al Segretario generale la volontà di accedere agli atti della Fondazione per il successivo giovedì 6 ottobre, indicando anche gli atti specifici da visionare ed eventualmente prendere in copia. La risposta del Segretario Generale del 4 di ottobre ci invitava a concordare, con una non meglio individuata "Segreteria generale", tempi e modalità di accesso agli atti, non senza sottolineare, sgarbatamente, che gli uffici della Fondazione non sono uffici del Comune ai quali il Sindaco accede come e quando vuole. Scambi di telefonate e messaggi con la "Segreteria" e con il Segretario Generale, producevano solo rimpalli e dilazione, ai quali rispondevo fermamente, comunicando il mio arrivo negli uffici della Fondazione sabato 8 ottobre.
La mattina del 8 ottobre il solerte e preoccupato Presidente Maffettone produce il suo capolavoro di delirio giuridico e istituzionale: scrive di "mia iniziativa estemporanea" - "mia richiesta generalizzata" - e, udite udite, scrive al Sig. Prefetto paventando mie "gravi violazioni di legge, e pregiudizio al regolare svolgimento delle attività della Fondazione".
Parto proprio da tale ultima aberrante ipotesi: Presidente Maffettone, allo stato è proprio quello che vogliamo valutare e verificare, vale a dire se il disastro di risultati del Ravello festival 2016 è frutto solo di attività inadeguate ma regolari, o se all'incapacità politico-gestionale, si somma anche altro di non proprio regolare.
Orbene, Ravello e i Ravellesi non possono tollerare oltre arroganza, scorrettezza istituzionale e gioco a nascondino o delle tre carte: Venerdì prossimo 14 ottobre alle ore 18,00, terremo un incontro pubblico con la cittadinanza tutta ed in particolare con gli operatori economici, durante il quale illustreremo tutto quanto saremo riusciti a ricostruire dagli atti in nostro possesso. Valuteremo con loro la nostra proposta di portare all'attenzione pubblica le risultanze emerse dall'analisi dei documenti che stiamo continuando a fare, ma soprattutto di adire tutti gli Organi competenti per ulteriormente acclarare la verità e i fatti, chiedendo espressamente di aprire quello che oggi qualcuno ritiene debba essere più una cassaforte apribile da pochi predestinati, che non un Organismo Pubblico, che gestisce soldi Pubblici, e che è stato realizzato per volontà di Soggetti Pubblici.
A proposito, Presidente Maffettone, visti i suoi sempre blaterati inviti al dialogo, non ritiene che l'assemblea indetta sia una ghiotta occasione per portare la sua novella e le sue ragioni a tutta la collettività ravellese? Noi l'attendiamo!
Forse dopo la tempesta chiarificatrice, per il Presidente Maffettone e per tutti i componenti gli Organi della Fondazione, saranno più chiari i concetti di "Controllo analogo", di "Democrazia", di "Trasparenza", di "Correttezza Istituzionale"; e magari avranno appreso anche che esistono: una miriade di leggi e sentenze sull'accesso agli atti; il regolamento dei Controlli interni del Comune di Ravello approvato dal fu Sindaco Vuilleumier e dalla fu Consigliera Paola Mansi, che oggi da Consiglieri della Fondazione Ravello disattendono; una Commissione Governativa per l'accesso agli atti amministrativi; Varie sentenze del Consiglio di Stato; la Corte dei Conti.
A muoverci non è certo la corsa ad una poltrona come pure ci è stata offerta; non è certo un animo bellicoso come pure qualche sprovveduto tenta di far passare, attribuendo ai Ravellesi l'etichetta di litigiosi. Quello che ci muove e ci anima è innanzitutto la consapevolezza istituzionale di essere il legale rappresentante di una Istituzione e di un'intera Collettività e, quindi, ad agire in forza di precisi mandati conferiti con delibere e con il voto; ma anche l'amore per Ravello, il rispetto per i Ravellesi, la gratitudine per i tanti che nella storia recente e passata hanno dato a Ravello a piene mani senza nulla prendere, il massimo rispetto per il Consiglio Comunale e per la Democrazia.
Fonte: Il Vescovado
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