Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello: Di Martino e Di Palma invocano trasparenza per contratti Segretario generale e Direttori artistici
Inserito da (redazionelda), domenica 14 febbraio 2016 07:28:00
"Una trasparenza piuttosto opaca" è il titolo dell''ultimo manifesto a firma dei due consiglieri comunali di minoranza Salvatore Di Martino e Salvatore Ulisse Di Palma che tornano sull'argomento Fondazione Ravello e sulla nomina del nuovo Segretario generale e di due Direttori artistici «nonostante nella indetta manifestazione di interesse si faceva esplicito riferimento ad un solo Direttore Artistico» denunciano.
«Nella qualità di Consiglieri Comunali, da oltre 20 giorni, abbiamo richiesto, sia al Comune che alla Fondazione, di rendere pubblico l'elenco dei nominativi e il curriculum dei partecipanti, nonché gli emolumenti riconosciuti ai direttori artistici ed al segretario generale - spiegano Di Palma e Di Martino -
Ad oggi, in barba alla blaterata trasparenza e al chiaro fine di impedire che la collettività avesse conoscenza di tanto e delle modalità con le quali si è proceduto alla scelta delle figure richieste, la nostra istanza è stata colpevolmente e volontariamente disattesa!
Sarebbe utile conoscere i costi per i tre nominati, che pare siano di molto superiori a quelli in precedenza sostenuti per le medesime cariche!»
Bersaglio della critica dei due consiglieri comunali Laura Valente, il "consulente artistico" affiancato al direttore Alessio Vlad: «Sarebbe, altresì importante comprendere quali siano stati i parametri di valutazione che hanno determinato la scelta di ben 2 direttori artistici, anche alla luce della denuncia del Maestro Roberto De Simone sul settimanale L'Espresso, laddove l'autorevole maestro ritiene "che sia un affronto al prestigio napoletano nel mondo la nomina a direttore del Ravello Festival di una persona con nessuna esperienza e prestigio, a cui hanno dovuto affiancare un direttore molto competente (da L'Espresso n.4 del 28 gennaio 2016).
Le gravi accuse del maestro De Simone, se infondate, avrebbero meritato una appassionata smentita!»
Appare singolare, però, come Di Martino e Di Palma, in questo manifesto non facciano menzione alcuna di un altro importante, oneroso e discusso contratto: quello del direttore di Villa Rufolo.
Non viene risparmiata, alla fine, una stoccata al Segretario generale Renato Quaglia che la scorsa domenica aveva rilasciato la sua prima intervista al Vescovado in cui aveva ribadito la necessità di rivedere tutta la macchina organizzativa di Fondazione, Festival, e Villa Rufolo, convinto che si può e si deve fare di più.
«Non sappiamo - prosegue il manifesto - a chi si rivolga il segretario generale allorché ha ritenuto di lanciare il seguente monito sulla stampa "La Fondazione è un bene di interesse comune, da non usare per fini diversi da quelli per cui la Fondazione è nata".
Dia il buon esempio e proceda celermente a dare seguito alla nostra richiesta per una trasparente e corretta amministrazione di "un bene di interesse comune"!
Eviti che il"bene"sia appannaggio di una pseudo Centralità del Comune nella quale si nascondono interessi amicali e familiari!
Tanto dovevamo alla collettività Ravellese, al Presidente della Fondazione, al C.di A., al C.di I. e al Sindaco».
NOTA A MARGINE
Egregio direttore,
in relazione alla pubblicazione del'articolo pubblicato oggi sul "Vescovado" e dal titolo " Fondazione Ravello: Di Martino e Di Palma invocano trasparenza per contratti Segretario generale e Direttori artistici" dobbiamo registrare che, ancora una volta, i suoi "incisi " oltre che arbitrari, sono smentiti dalle istanze da noi avanzate e che, a migliore Sua intelligenza, alleghiamo alla presente.
Invero il Suo inciso "Appare singolare, però, come Di Martino e Di Palma non chiedano visione e pubblicazione di un altro importante, oneroso e discusso contratto: quello del direttore di Villa Rufolo", risulta del tutto malevolo e falso, laddove nella richiesta degli atti viene fatto espresso riferimento anche agli atti (tutti) che riguardano la posizione del direttore di Villa Rufolo.
Fonte: Il Vescovado
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