Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello, Felicori verso scadenza mandato: «Consegnerò tutto a De Luca, spetta a lui valutazione finale»
Inserito da (redazionelda), lunedì 10 giugno 2019 12:58:55
In un'intervista rilasciata ad Antonio Ferrara di Repubblica, il commissario straordinario della Fondazione Ravello, Mauro Felicori, parla della strategia applicata nei suoi primi cinque mesi di lavoro, a 35 giorni dalla scadenza del suo mandato. «Il commissario buono è quello che va via il prima possibile - ha spiegato -. Il 15 luglio scade il mio mandato, voglio consegnare il progetto di Ravello come Woodstock della musica classica, luogo di appuntamento per i giovani di tutto il mondo».
Come pensa di fare? «Il programma "La meglio gioventù" riservato alle orchestre giovanili ha suscitato già grande interesse. Molti conservatori italiani hanno chiamato per lamentarsi di non essere stati coinvolti ancora. I giovani della Sorborme volevano venire, quelli di Princeton saranno a Ravello l'anno prossimo.
Credo nella forza del sistema, Ravello non può essere uno dei tanti festival, ma deve rappresentare la vetrina dell'Italia della musica . Deve essere la sede estiva del San Carlo, la sua proiezione estiva sul palco più bello del mondo. E un San Carlo sempre più importante e forte è un obiettivo per Napoli».
Si dice che il suo programma è "provinciale". «Mi chiedo: la musica che si fa in Italia è provinciale? Certo, potremmo ragionare del perché le condizioni in cui versa la musica classica in Italia siano diverse da quelle della Germania. Il 12 luglio ospitiamo una star del balletto come Sergei Polunin. In ogni caso, proponiamo col direttore Pinamonti un repertorio sinfonico del primo Novecento italiano che è poco frequentato, non è particolarmente "piacione". Sarà la cifra di quest'anno, ogni edizione deve avere la propria. Questo sarà il festival dell'orgoglio italiano».
A metà luglio scade il mandato. Lascia la Campania? «Diciamo che non lavoro per restare. Ho iniziato a metà gennaio, consegnerò entro luglio la mia proposta di revisione dello statuto della Fondazione Ravello e il mio progetto. A partire dalla necessità di dotare l'Auditorium Niemeyer di una strategia commerciale per fare convention e congressi, i costi di manutenzione non possono essere sulle spalle del solo Comune. Serve una gestione unica dei beni: Villa Episcopio, Villa Rufolo e Auditorium».
E sulle modifiche allo statuto dice: «Se c'è consenso politico, lo cambio (lo statuto ndr) e dopo ogni ente deciderà. Penso vada semplificato il cda e aperto a nuovi soci. Consegnerò il tutto al presidente della Regione De Luca che mi ha nominato, a lui spetta la valutazione finale. Io sono come un casco blu dell'Onu, un medico da ospedale da campo, la terapia definitiva spetta ad altri».
Fonte: Il Vescovado
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