La delegazione di Forza Italia conferma il no di Messina a Giovanni Baldi eventuale candidato sindaco della coalizione del centrodestra ed arena il tentativo di An e di Democrazia Cristiana di ricomporre l'unità della Casa delle Libertà. In extremis, Alfonso Laudato tenta la carta del rinvio al 10 gennaio. Consapevole che ormai i giochi sono fatti, Messina autonomamente si è tirato fuori. La conferma è venuta da Forza Italia, che in un comunicato stampa ha dichiarato di prendere atto della richiesta di rinvio avanzata dal leader di Democrazia Cristiana e della riconferma della candidatura a sindaco di Alfredo Messina. «La delegazione azzurra ha confermato il pensiero già espresso nei giorni scorsi da Alfredo Messina, che giammai avrebbe appoggiato Giovanni Baldi, contraddicendo anche quanto sottoscritto nella seduta del 19 dicembre. Una decisione che ci ha impedito di fatto anche di poter scegliere», aggiunge Giovanni Cannavacciuolo di An. Dunque, se non dovessero intervenire fatti nuovi, Giovanni Baldi si appresta a diventare il candidato sindaco della coalizione. Per ora ha incassato l'appoggio dell'Udc, di Alleanza Democratica e di An. Manca per ora all'appuntamento Democrazia Cristiana. «In questi giorni che ci separano dal 10 gennaio verificheremo la possibilità di recuperare Forza Italia e, più ancora, di verificare la sintonia tra Messina e la stessa Forza Italia, anche se i segnali raccolti in queste ore ci inducono ad un forte pessimismo. Ma anche in politica la speranza è l'ultima a morire», dichiara Alfonso Laudato. «Messina conferma che non ha mai avuto a cuore l'unità della Casa delle Libertà», conclude Giovanni Campanile. Mentre a destra si naviga ancora a vista ed in un mare agitato, a sinistra il candidato sindaco dell'Unione, il diessino Luigi Gravagnuolo, continua il suo tour elettorale. Ieri sera ha incontrato gli abitanti della frazione di S. Lorenzo, mentre stasera incontrerà, presso la sede dell'associazione "Annova", i cittadini dell'Annunziata.