Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato alla terza giornata del Vertice G7 che si è concluso oggi a Elmau, in Germania.

Al termine dei lavori ha tenuto una conferenza stampa.

In mattinata, a margine del Summit, ha avuto un incontro bilaterale con il Primo ministro del Canada, Justin Trudeau.

Nella giornata di ieri, al termine della sessione di lavoro sul conflitto in Ucraina, alla quale è intervenuto anche il Presidente Zelensky, è stata diramata una dichiarazione congiunta dei Leader del G7 a sostegno di Kiev.

Il Presidente Draghi ieri ha avuto anche due bilaterali con il Primo Ministro britannico, Boris Johnson e con il Presidente della Repubblica Argentina, Alberto Fernández.

Domenica pomeriggio i Leader hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa al termine delle prime due sessioni di lavoro, con focus sull'economia globale e sulle infrastrutture sostenibili a favore dei Paesi in via di sviluppo.

«Questo G7 è stato veramente un successo, i nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sue conseguenze. C'è preoccupazione - ha detto ancora Draghi - per il costante progresso nelle ultime due settimane delle forze russe sul terreno in Ucraina. Ciò non significa che non continuerà il nostro sostegno a Kiev. Abbiamo riaffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati. Il G7 è pronto a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario», ha detto Draghi.

«Quanto alla presenza del presidente Putin al G20, il presidente indonesiano lo esclude, è stato categorico, non verrà. Potrà succedere un intervento da remoto, vedremo...», ha aggiunto Draghi.