Tu sei qui: PoliticaGiallo Violante, l'opposizione appoggia il direttore
Inserito da (admin), giovedì 12 febbraio 2004 00:00:00
Il giallo delle dimissioni del direttore generale Enrico Violante continua, ma ha le ore contate. Già nella serata di ieri il problema è stato portato all'attenzione del gruppo di Forza Italia, riunitosi per l'elezione del capogruppo. Intanto, Violante è disponibile già dal 1° marzo a ritornare all'Asl Sa1 per ricoprire l'incarico di direttore amministrativo dell'ospedale. Particolarmente critici i rappresentanti delle forze politiche del centrosinistra. Perdura lo stato di attesa nella vicenda del direttore generale. Bocche cucite a Palazzo, ma si avverte che l'annuncio è nell'aria. Ormai lo scontro è tra due modelli di organizzazione, tra due filosofie: quella del consulente Albano, più teorica, e quella pragmatica di Violante. Il primo portatore di una rivoluzione totale e forte, il secondo più attento alle mediazione. «Di fronte a due posizioni, a due culture di organizzazione, occorrerebbe una sintesi, ed è il politico che la deve fare. La gravità è la mancanza di questa sintesi», osserva Flora Calvanese. Rincara la dose il consigliere Mario Salsano: «Abbiamo nel libro paga del Comune due tecnici per le stesse funzioni». Già in uno degli ultimi Consigli comunali il consigliere diessino aveva sollevato il problema: la presidenza del Nucleo di Valutazione spetta al direttore generale. «Se poi è stata affidata ad Albano, Violante non può fare altro che dimettersi». Il city manager il suo pensiero, e soprattutto il suo disagio, li ha espressi in un incontro con i dirigenti. «Abbiamo conosciuto - interviene Gennaro Galdo, leader della Margherita - Enrico Violante come dirigente dell'Usl 48, ne abbiamo apprezzato le doti ed il senso dell'istituzione. È una risorsa umana e professionale che va accettata così com'è. Non può essere messo in discussione da chi ha dell'istituzione poca conoscenza, se non poco rispetto».
Fonte: Il Portico
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