«Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all'amore fraterno della Russia».

Sono queste le parole di Volodymyr Zelens'kyj, Presidente dell'Ucraina, in risposta al leader di Forza Italia, che il 12 febbraio lo aveva incolpato della devastazione della guerra («Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e il conflitto non sarebbe accaduto»).

«Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l'approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato», ha detto il presidente in guerra, ieri, 21 febbraio, nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni gli ha fatto visita a Kiev, dopo la cerimonia di firma della Dichiarazione congiunta tra Italia e Ucraina. Eppure la premier italiana aveva partecipato con viva commozione alle visite alla Chiesa Ortodossa di Sant'Andrea di Bucha e ai luoghi più colpiti dai bombardamenti della città di Irpin.

Secondo le indiscrezioni, il Cavaliere è rimasto irritato, al punto da voler diffondere una nota di replica ufficiale, che poi è stata ritirata.

Infatti, Berlusconi è nato nel 1936 e quando era bambino in Italia era in atto la Seconda Guerra Mondiale. Il piccolo Silvio, che viveva nella Milano bombardata, era sfollato con mamma Rosa a Oltrona San Mamette, un paesino in provincia di Como.

(Foto: governo.it)