Tu sei qui: PoliticaGuerra dei seggi, Cannavacciuolo scavalca Schillaci
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 27 marzo 2002 00:00:00
Giovanni Maria Cannavacciuolo (nella foto), residente in corso Mazzini, candidato nella tornata del 13 maggio 2001 nella lista di Alleanza Nazionale per l'elezione del Consiglio comunale, è il primo dei non eletti con 223 voti. Precede, cioè, il candidato della stessa lista di An, Alessandro Franza Schillaci, che ha riportato 220 preferenze. Lo ha sentenziato la Prima Sezione del Tribunale amministrativo regionale, che, accogliendo il ricorso di Cannavacciuolo, ha rettificato il risultato elettorale. Con la stessa sentenza 235/2002, depositata solo da qualche giorno, i magistrati salernitani di Largo San Tommaso d'Aquino hanno anche condannato Schillaci a pagare, a favore del ricorrente, le spese di giudizio, quantificate in 3.000 euro. Il Tar ha passato ai raggi X le schede votate nella sezione n. 15 (Scuola Media Balzico), dove a Schillaci sono state attribuite 11 preferenze, mentre al controinteressato ne sono state riconosciute solo 5. Il Collegio giudicante ha accertato che il verbale del seggio conteneva evidenti errori di calcolo, in quanto a Giovanni Maria Cannavacciuolo i voti erano stati illegittimamente ridotti, con l'attribuzione di ben 10 preferenze in più ad Alessandro Franza Schillaci. L'Ufficio Centrale Elettorale, presieduto dal giudice Vincenzo Pellegrino, insediatosi all'indomani dello spoglio presso il Comune per la proclamazione degli eletti, ricevette il tempestivo reclamo di Cannavacciuolo. Il candidato evidenziò vistosi contrasti tra il verbale dell'Ufficio Centrale Elettorale e quello consegnato all'Ufficio comunale. Il presidente Pellegrino trasmise, poi, tutti gli atti alla Procura della Repubblica. Il ricorrente è stato difeso dall'avvocato Antonietta Vitale, mentre il resistente si è costituito con l'avvocato Marcello Fortunato. Il Tar ha anche respinto il ricorso incidentale di Schillaci, perché tutte le affermazioni in esso contenute sono risultate destituite di fondamento. Tra le schede annullate nelle sezioni 1, 10 e 18 non è stata rinvenuta, infatti, nessuna scheda riportante il nominativo di Schillaci. Il Comune non si è costituito nel giudizio.
Fonte: Il Portico
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