Sorgerà a Santa Lucia il nuovo ospedale cavese: lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale, su proposta del sindaco Alfredo Messina. Voto all'unanimità, dunque, per la revoca di una vecchia delibera che stabiliva come localizzazione del presidio ospedaliero la zona di Pregiato. Parere favorevole anche per il cambiamento del sito da destinare al nuovo Distretto sanitario. Dopo un precedente accordo, siglato tra il primo cittadino ed il manager dell'Asl Sa1, Raffaele Ferraioli, anche le forze di opposizione e maggioranza hanno dato il loro assenso per la realizzazione del Palazzetto della Sanità a via Filangieri, nella zona alle spalle dell'Istituto Magistrale. E così, alla presenza del direttore generale Ferraioli, è stato accantonato definitivamente il vecchio progetto, peraltro già finanziato dalla Regione, del Distretto nell'ex Piazza Lentini (nella foto al centro). Restano, però, ancora tanti interrogativi. Uno su tutti: i tempi per la realizzazione delle due nuove strutture. Nel corso della discussione tenutasi nell'aula comunale, è apparsa evidente la necessità di risolvere per entrambi i progetti alcuni nodi relativi all'esproprio dei suoli: «Nell'attuale piano regolatore - ha rassicurato l'assessore ai Lavori pubblici, Umberto Faella - l'area Asi, dove sorgerà il nuovo ospedale, già è indicata come zona a destinazione socio sanitaria».

Fattibilità

Ampie garanzie anche sulla fattibilità del progetto di finanziamento privato, annunciato nei mesi scorsi dalla società Siemens, per il nuovo Santa Maria dell'Olmo (nella foto in basso). Durante i loro interventi, i consiglieri Francesco Musumeci ed Alfonso Laudato hanno ribadito più volte che la Giunta regionale ha già stabilito le nuove direttive sui cosiddetti project financing, una sorta di finanziamento privato per la realizzazione delle strutture sanitarie. Il resto? Poco o nulla. Risolta la questione dei suoli e delle localizzazione, sembrano essere passate in secondo piano le strette emergenze: dai lavori di ristrutturazione dell'ospedale al potenziamento dei servizi di Pronto Soccorso. E chi si aspettava proposte al manager Ferraioli, come annunciato dai verbali della Commissione Sanità, è rimasto deluso.