Tu sei qui: PoliticaIl giorno della verità per il sindaco
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 21 maggio 2002 00:00:00
Oggi il sindaco Messina (nella foto in alto) torna in tribunale: sarà un giorno lungo, con ben due procedimenti in discussione. Si è, ormai, alle battute finali ed in giornata sono previsti i verdetti. I procedimenti a carico del primo cittadino metelliano sono quello penale per il Parco Trapanese e quello relativo all'incompatibilità. Per il primo il sindaco ha chiesto il rito abbreviato. Il procedimento prese l'avvio dalla denuncia presentata dai condomini del Parco Trapanese, che si lamentavano della mancata realizzazione delle opere di infrastrutture da parte del costruttore e del mancato controllo. Furono indagati Alfonso Laudato, assessore all'Urbanistica, Raffaele Fiorillo, Alfredo Messina, responsabile dell'Ufficio Legale, l'ingegner Mario Mellini, il geometra Eugenio Tenneriello ed il costruttore Trapanese. Folta ed agguerrita la schiera degli avvocati che, già dalle prime battute del processo, hanno dato battaglia. Per Messina con il rito abbreviato dovrebbe essere il giorno della fine. Per quanto riguarda, invece, il procedimento relativo all'incompatibilità, sollevato dai diessini e da An, al giudice non resta che prendere atto del decreto approvato quasi all'unanimità dal Parlamento, che salva tutti gli amministratori "invischiati" nei procedimenti in cui era ravvisabile l'incompatibilità. Intanto, a Palazzo di Città cresce il disagio dei gruppi di maggioranza, in particolare degli uomini di Forza Italia: è stata chiesta la convocazione del Consiglio comunale con all'ordine del giorno il problema dell'assetto della Seta, alla luce della richiesta di rinvio a giudizio da parte del procuratore della Repubblica per Fiorillo, Caliendo ed il presidente D'Amico. Molti consiglieri comunali, in particolare degli "azzurri", giorno dopo giorno si sentono privati delle loro prerogative. «Siamo stati eletti - ha dichiarato Fabio Siani (nella foto in basso)- per offrire il nostro contributo alla realizzazione del programma attraverso il confronto. Purtroppo, gli spazi di approfondimento e di esame vengono sempre più ristretti. Inoltre, non abbiamo ancora ottenuto risposte chiare e precise rispetto ad alcuni problemi». Più duro, ancora una volta, il capogruppo del Cdu Alfonso Laudato: «È strano che non si colga il dissenso. L'eccessiva sicurezza in politica può essere fatale».
Fonte: Il Portico
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