Tu sei qui: PoliticaIl PD allo specchio
Inserito da (admin), mercoledì 25 febbraio 2009 00:00:00
Lunedì scorso, presso la Sala Teatro Comunale, sita in Corso Umberto I a Cava de’Tirreni, si è tenuto l’incontro tra il PD cavese ed il Ministro ombra dell’Interno, Marco Minniti.
Sono intervenuti, oltre all’on. Minniti, il sindaco di Cava de’Tirreni, Luigi Gravagnuolo, il coordinatore regionale del PD, Tino Iannuzzi, il coordinatore provinciale del PD, Michele Figliulo, il coordinatore cittadino del PD, Vincenzo Lampis, e l’on. Fulvio Bonavitacola.
L’esordio è stato affidato al padrone di casa, il sindaco Gravagnuolo, che ha usato parole forti e stoccate di denuncia sulla situazione politica attuale. «Cosa ci faccio nello stesso partito con Flora Calvanese?», si è ad esempio interrogato il primo cittadino. In altri tempi le divergenze all’interno dello stesso partito erano all’ordine del giorno, avvenivano litigi e battibecchi, ma si combatteva per uno stesso ideale. Oggi non è chiaro per quale modello di società si lotta e le ambizioni personali finiscono per prevalere sugli obiettivi del partito. Un problema non solo etico, ma politico nel vero senso del termine.
Il sindaco non ha risparmiato nessuno, accusando i componenti dei partiti di centro di «annusare l’aria per vedere dove butta il vento, per potersi posizionare dove più conviene». Dure critiche in particolare all'Udeur: «Che senso ha, salvo le proprie convenienze, dire alla Provincia sto con Mastella ed al Comune con Gravagnuolo? Cava non ha bisogno di arlecchini servitori di due padroni, neanche a Carnevale. Se poi c’è qualche volpe del deserto che si dice "non dobbiamo andarcene noi, ci deve cacciare Gravagnuolo", abbia fiducia. In assenza di scelte nette, la revoca delle deleghe gliela servirò presto, a colazione con il caffè».
Gravagnuolo ha, infine, rivolto un appello alle forze nazionali, suggerendo di ascoltare di più la voce delle Amministrazioni locali e di fondare sulle piccole e grandi realtà presenti sul territorio la forza del partito nazionale. Un vero e proprio progetto politico si riscontra solo a livello locale, dove molte Amministrazioni a guida PD, compresa quella cavese, hanno un progetto e lo portano avanti. Puntando sulle forze locali, si ricostruirà il senso d’appartenenza al PD.
Dello stesso avviso Michele Figliulo: «E’ stato importante creare i circoli nelle città con più di 15mila abitanti, per definire il progetto programmatico che senta le istanze del territorio». L’intento da perseguire è che i Comuni amministrati bene possano essere aiutati dagli organi amministrativi provinciali, regionali e parlamentari.
«Veltroni non è il PD - ha affermato Fulvio Bonavitacola - le sue dimissioni non sgretoleranno il partito». L’onorevole, nel suo intervento, ha sostenuto che non bisogna mollare la presa, ma si deve continuare a fare opposizione a Berlusconi, puntando sui temi forti sociali ed etici.
«Il PD deve dimostrare di governare bene»: è la strategia suggerita da Tino Iannuzzi. La sicurezza, la riforma della pubblica amministrazione, l’equilibrio dei poteri dello Stato, la giustizia, sono temi scottanti che il PD deve affrontare. Meno politica interna e più iniziative politiche.
La chiusura dell’incontro è stata affidata a Marco Minniti, che ha espresso la sua opinione in merito alla crisi molto forte del partito: necessario un tempestivo intervento, quindi ben venga l’elezione del nuovo segretario. «L’unico errore compiuto - ha affermato Minniti - è stato il parlarsi a lungo addosso, invece di parlare al Paese».
Fonte: Il Portico
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