Attesa per l'incontro, in programma stamane, della conferenza dei capigruppo, dopo le recenti polemiche da parte dell'opposizione nei confronti del presidente del Consiglio, Lucio Panza. Gravagnuolo incontrerà il gruppo di maggioranza alle ore 11, per stabilire tempi e modi per l'esame del Bilancio preventivo del 2007. I vari Alfonso Laudato, Luigi Napoli e Giovanni Baldi affilano le armi e stamane daranno battaglia al presidente Lucio Panza, messo sotto accusa per la mancata convocazione del Consiglio pur in presenza di due consiglieri dimissionari, Lucio Bisogno ed Enzo Bove.

«Siamo in attesa di una risposta del prefetto ad una nostra richiesta precisa di avviare il procedimento di decadenza del presidente Panza (il documento è stato inviato anche al sindaco ed allo stesso presidente), per non aver convocato il Consiglio entro 10 giorni», afferma il coordinatore di An, Giovanni Del Vecchio. Ed in queste ore continua lo scambio di accuse tra l'opposizione ed il presidente, che difende la sua posizione e ritiene non perentorio il termine dei 10 giorni.

«Al di là degli aspetti giuridici, che pure vanno rispettati - osserva il leader dell'Udc, Giovanni Baldi - riteniamo estremamente grave il comportamento del presidente Panza, che ha ignorato le richieste che gli venivano da più parti per la convocazione del Consiglio comunale. L'ultima seduta risale al 30 novembre e ci sono le dimissioni di due consiglieri».

Intanto, pare che il Consiglio debba essere convocato per il 22 febbraio, con all'ordine del giorno la surroga dei consiglieri dimissionari, mentre per la metà di marzo dovrebbe esserci la seduta per l'approvazione del Bilancio. Ed in mattinata il sindaco Gravagnuolo ha convocato il gruppo di maggioranza per stabilire i tempi ed i modi per l'esame del Bilancio. «Porremo particolare attenzione al documento che dovrà rappresentare il nuovo disegno politico-amministrativo della coalizione e del sindaco Gravagnuolo. Getteremo le basi perché si avvii concretamente il progetto della Cava città della Qualità»: così Antonio Barbuti della Margherita.