Tu sei qui: PoliticaL'Udc frena Messina
Inserito da (admin), giovedì 21 ottobre 2004 00:00:00
Messina alle corde. L'Udc frena la fuga in avanti del sindaco, quella di dare vita ad un tripartito, chiedendo il recupero dell'unità della Casa delle Libertà e, in attesa, il congelamento degli incarichi e delle nomine degli assessori. Già nella giornata di domenica il leader dell'Udc, Giovanni Baldi, aveva annunciato a Messina la posizione sua e del partito. Ieri è stato affisso il manifesto di denuncia di An sulla grave situazione della città. Nella serata di ieri, Messina ha chiamato a raccolta gli uomini di Forza Italia. Un incontro protrattosi fino a tarda serata. L'Udc, dunque, esce allo scoperto e denuncia le attività spartitorie in atto nella definizione del nuovo assetto dell'Amministrazione comunale. «Siamo completamente estranei a tali pratiche e rivendichiamo al nostro partito un'azione costante svolta nell'interesse esclusivo della città»: così si legge nel comunicato emesso al termine dell'incontro del direttivo e del gruppo consiliare. Auspicano il recupero della Casa delle Libertà, ma soprattutto un rilancio del programma, ed invitano «nelle more di tali attività, la cui finalità è l'avvicinamento dell'amministrazione ai cittadini, a non effettuare alcuna nuova nomina in particolare di assessori, consulenti o dirigenti». Un alt forte e perentorio, che dovrebbe far riflettere Messina. Il primo obiettivo del sindaco è recuperare l'unità della Casa delle Liberta e le ragioni dello stare insieme, in particolare con An. «La maggioranza c'è e si può proseguire in attesa della parola definitiva»: è il messaggio di Giovanni Baldi (Udc), pur da sempre alleato leale e responsabile di Messina. Ha assunto una posizione forte dopo aver constatato che qualcosa rischiava di trasformare la coalizione in un grande pasticcio. Ieri, intanto, è stato affisso in città un manifesto in cui An denuncia l'azione perversa di Messina, che ha messo fine unilateralmente all'esperienza politica con An, e ripercorre il cammino di questi anni e, soprattutto, le ultime vicende della verifica chiesta e mai iniziata. «Ha esautorato i partiti, annullando il ruolo dei consiglieri, frustrando ogni impegno degli assessori». Ed ancora: «Messina ha fallito i suoi obiettivi e non ha più ragione d'essere. An è all'opposizione». Ma gli uomini dell'Udc e parte di Forza Italia sono convinti che esistano ancora margini di manovra.
Fonte: Il Portico
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