Tu sei qui: PoliticaMaiori: assessore Gambardella fa chiarezza su appalti verde pubblico
Inserito da (redazionelda), sabato 2 luglio 2016 15:53:20
Dopo l'interrogazione, da parte delle opposizioni unite del Comune di Maiori in materia di Verde Pubblico, giunge tempestiva la replica dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Capone, affidata all'assessore Chiara Gambardella, bersaglio dei tre gruppi di opposizione anche nel ruolo di direttrice del Consorzio di tutela del Limone IGP Costa d'Amalfi. Segue testo integrale.
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E' ormai un anno che la nuova compagine politica si è insediata a pieno titolo a Maiori e l'opposizione non riuscendo a stare al passo con la fattività del Sindaco Capone e della sua intera squadra non smette di cercare il pelo nell'uovo non riuscendo a far parlare di sé per l'ottimo operato di persone, che scevre da interessi personali si dedicano anima e corpo alla riqualificazione ambientale e paesaggistica della nostra Maiori.
Nell'arco di quest'anno la nostra città ha cambiato aspetto. La gente comune, i tanti turisti balneari abituali e non ne apprezzano in ogni angolo lo sforzo immane, soprattutto riguardo al verde pubblico che questa amministrazione tutta ed anche un' assessora si dedica con passione e tenacia a seguire un po' più da vicino i lavori di ripulitura e sistemazione del verde pubblico, su ampia delega del Sindaco. Per fortuna che nel nostro Paese c'è libertà di movimento e di pensiero, altrimenti, per il solo fatto di elargire consigli per strada si potrebbe finire inquisiti o ancor peggio incriminati.!!!!! E' chiaro che non a tutti può piacere il modus operandi di chi amministra e decide, potendo anche commettere qualche errore, ma le critiche, se pur legittime e necessarie, sono costruttive e giuste solo se evidenziano gravi irregolarità o pericoli per chicchessia. Guai a far passare semplici potature o operazioni di ordinaria manutenzione e pulizia per altro!!!! Cosa che sta avvenendo in maniera ridicola e grossolana a Maiori. Pochi mesi or sono ricordiamo la sterile polemica sempre sollevata da una parte dell' opposizione - oggi schierate tutte unite - sullo scempio perpetrato al Lungomare Amendola sui platani " rovinati per sempre perché potati fuori stagione e in maniera scriteriata (si guardi oggi il meraviglioso effetto dei medesimi sbocciati in maniera rigogliosa) per non parlare della "decapitazione di un albero secolare in villa Comunale (oggi pieno di nuova vita) per non parlare degli oleandri estirpati e/o semplicemente potati, benché velenosi e cancerogeni, ma diventati piante di notevole interesse storico perché piantati precedentemente dal pollice verde Dott. Fiorillo della passata amministrazione, con tanto di esperto botanico al seguito. Siate seri abbiate l'onestà intellettuale di riconoscere gli errori commessi e ammettere la verità.
Durante la passata amministrazione le determine per appaltare la sistemazione del verde pubblico addirittura si duplicavano e venivano affidate e due ditte nello stesso anno solare, ed anche la giunta del Dott. Fiorillo aveva affidato lavori di tal genere, alla attuale Ditta. Delle due l'una, se andava bene prima perché oggi no?
Per favore se non avete nulla da dire su questioni politiche serie lasciate lavorare sereni che si adopera senza nulla pretendere in cambio se non il bene ed il bello per questa nostra Maiori.
Dimenticavo gli attacchi personali e non politici rivolti ad amministratori ed a Ditte che hanno vinto regolari gare con più partecipanti ed in piena trasparenza, con importi risicati, e tutto speso per cercare di ridare un decoro a questa città, non pagano in termini di consenso elettorale, ma rafforzano solo le persone coinvolte.
Per quanto concerne il ruolo del Consorzio di Tutela Limone Costa d'Amalfi IGP , l'ex assessore Fiorillo sa bene che nulla centra con la politica maiorese perché, ricordo a me stessa, che fu proprio la sua amministrazione a farci avere la sede all'interno del Palazzo comunale con regolare contratto ed il Consorzio non ha scopi di lucro, ma solo necessità di rendere un servizio ai suoi soci e essere amministrato con onestà e duro lavoro. Solo da pochi mesi or sono, è riuscito a ripianare tutti i debiti ereditati dalle precedenti gestioni ed è tornato economicamente in attivo e quindi è giusto e doveroso che il Direttore sia remunerato per il suo operato, anche con una minima spesa per l'enorme dispendio di tempo ed energie profuse e che il suo Presidente sia onorato e rispettato per il ruolo che con grande competenza e dedizione ricopre, senza dover subire soprusi di sorta perché si vuole colpire politicamente il suo Direttore.
Fonte: Il Vescovado
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