In Italia il deficit e il debito pubblico sono tra i più alti d'Europa, pari rispettivamente al 5,4% e al 142,4% del PIL.

Nella bozza della manovra, che ora dovrà passare in Parlamento, ci sono, pertanto, misure per fare cassa che potrebbero essere applicate già dal primo gennaio.

Tra queste c'è una norma che rende più facile per il Fisco il pignoramento dei conti correnti grazie all'eccesso diretto alla disponibilità in giacenza in banca. In base alla procedura indicata nell'articolo 23 della legge di Bilancio, se ci sono le disponibilità sul conto corrente l'agente della riscossione può inviare "senza indugio" l'ordine di pagamento all'istituto di credito ma dovrà informare il debitore entro 30 giorni. Pena la nullità dell'atto.

Confermato il taglio del cuneo fiscale, rifinanziato solo per il 2024, ma si allungano i tempi per l'uscita dal mondo del lavoro, al fine di contenere la spesa previdenziale. Da gennaio ci sarà Quota 104, cioè serviranno almeno 63 anni di età e 41 anni di contributi. Introdotto il bonus Maroni per chi, pur avendo i requisiti, continua a lavorare: dovrebbe ammontare, però, a poche decine di euro al mese. Si allunga l'età per utilizzare l'Ape Sociale: serviranno minimo 63 anni e cinque mesi a chi svolge mestieri usuranti o è invalido o disoccupato, restando fermo il numero di contributi necessari (36 anni, 30 per i disoccupati). Sale, da 60 a 61 anni, l'età per le lavoratrici che vogliono sfruttare Opzione Donna, riservata a situazioni di grave disagio, con la possibilità di andare via prima se si hanno figli (un anno in meno per un figlio, due anni dal secondo in poi).

Nella bozza trova spazio anche la stretta fiscale per gli immobili ristrutturati con il superbonus al 110%. Se i beni in questione vengono rivenduti prima di cinque anni dalla fine dei lavori l'eventuale plusvalenza, tassata separatamente al 26%, verrà calcolata tenendo conto anche dell'incremento del valore per effetto dell'agevolazione al 110%, se il proprietario ha beneficiato dello sconto in fattura o della cessione del credito. Un'altra norma prevede inoltre un rialzo dall'8% all'11% della ritenuta operata da banche e Poste sui bonifici effettuati dalle imprese per fruire del 110%, una misura che di fatto aprirebbe la strada alla revisione degli estimi catastali per gli immobili che diventano 'green'.

Fumare costerà di più: un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto interesserà le sigarette tradizionali e il tabacco riscaldato, mentre per il trinciato l'impatto potrebbe essere di circa trenta centesimi per busta.

L'articolo 19 della bozza della Legge di Bilancio ha provocato la levata di scudi delle associazioni di categoria e dei proprietari: da gennaio la cedolare secca sugli affitti brevi potrebbe salire al 26% dal precedente 21%.

Stop Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e per gli assorbenti che era stata introdotta l'anno scorso. La bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, assorbenti, tamponi e coppette mestruali, tornino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10%.

Tra le misure per favorire la natalità, è previsto uno sgravio contributivo al "100%" fino comunque a un "massimo di 3000 euro annui", senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri, a esclusione del «lavoro domestico». Arriva, poi, l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro.

Rifinanziato il contributo straordinario per bonus elettrico: stando alla bozza del provvedimento, è previsto uno stanziamento di 400 milioni per estendere l'agevolazione anche al primo trimestre 2024.

La legge di bilancio «cerca di individuare un punto equilibrio tra le legittime aspirazione di una molteplicità dei soggetti e i vincoli di bilancio», ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in videocollegamento con la 40esima assemblea annuale dell'Anci.